Oggi completamente recuperato dopo il sisma del 2012 e adibito a struttura polifunzionale dalla vocazione culturale, è la prima volta che l’arte contemporanea trova luogo nell’antico Castello Campori di Soliera, in occasione della mostra Intra Moenia – Collezioni Cattelani. Istituendo da subito un serrato dialogo fra antichità e contemporaneità, l’esposizione, a cura di Lorenzo Respi e inaugurata sabato 6 ottobre, descrive e racconta, attraverso la selezione di opere emblematiche, la storia della Collezione, o meglio, delle Collezioni Cattelani, una delle eccellenze artistiche di maggior rilievo del territorio modenese.
Allestita nelle cinque sale preposte, l’esposizione conduce il visitatore al cospetto di una storia familiare – inizialmente percepibile dal fatto che una delle sale sia stata pensata a misura di bambino con opere montate ad ottanta centimetri da terra – in cui arte e vita privata si compenetrano fino a confondersi, illustrando come la Collezione, dopo un primo nucleo fondativo di arte sacra moderna e contemporanea raccolto da Carlo Cattelani – un evento collaterale alla mostra trova luogo all’interno della vicina Chiesa di S. Pietro in Vincoli di Limidi – successivamente, grazie alla passione della moglie e dei cinque figli, si sia ampliata dimostrando un sempre maggiore indice di differenziazione interna, pur mantenendo costantemente un forte legame con la sfera sì della spiritualità ma coniugata secondo le accezioni laiche e universali di morale personale e etica sociale.
Questo, dunque, può considerarsi il comune denominatore filologico di un corpus di pezzi che raccoglie nomi fondamentali della storia dell’arte contemporanea, qui rappresentato da una selezione paradigmatica di opere, di cui alcune realizzate ad hoc su commissione. Francis Bacon, Joseph Beuys, Gunter Brus, Mario Ceroli, Giuseppe Chiari, Hermann Nitsch, Sol LeWitt Nam June Paik, Vettor Pisani, Man Ray, Daniel Spoerri, Ben Vautier e Wolf Vostell, questi alcuni degli artisti in mostra differenti per esperienze, tendenze e risultati estetici, efficaci pertanto nel delineare la diversità propria della Collezione Cattelani che, come la mostra vuole sottendere, attualmente si profila – tuttavia conservando coerenza – al pari di un progetto collezionistico spontaneo e ponderato insieme, dall’identità indubbiamente plurale che perciò, come il dettato espositivo dimostra sapientemente, per narrarsi necessita e ricorre all’eclettismo tipico della creatività contemporanea.
L’evento, tratteggiandosi come un esempio di alta offerta culturale in territori fuori dai circuiti turistici di massa, accompagnato da un catalogo curato sempre da Lorenzo Respi che nello scritto e nelle immagini ricalca sia l’allestimento che i testi che corredano il percorso di mostra firmato All Around Art Edizioni, sarà aperto al pubblico fino al 13 gennaio 2019. Buona visita.
Intra Moenia – Collezioni Cattelani, Room 5, installation view ph. Fabio Fantini
Intra Moenia – Collezioni Cattelani, Room 1, installation view ph. Fabio Fantini
Intra Moenia – Collezioni Cattelani, Room 2, installation view ph. Fabio Fantini
Intra Moenia – Collezioni Cattelani, Room 3, installation view ph. Fabio Fantini
Intra Moenia – Collezioni Cattelani, Room 4, installation view ph. Fabio Fantini
Critico d’arte contemporanea e curatore, ha curato mostre in gallerie, spazi indipendenti e istituzionali. Ha tenuto conferenze in Italia e all’estero. Suoi testi e ricerche sono pubblicati su cataloghi, magazines di settore, edizioni di gallerie e monografie. È curatore di archivi d’artista, contributor di riviste e uffici stampa specializzati. Collabora con fondazioni, musei pubblici, case editrici e università a progetti di ricerca e curatoriali.
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