Presso il Museo Civico Luigi Varoli da qualche mese si è aperta la possibilità di entrare in un modo sospeso tra passato e futuro, tra storia e quotidianità. Stiamo parlando di “Salve”, mostra a cura di Gioele Melandri e dell’artista Christian Holstad, all’interno del museo dedicato all’artista della cartapesta Luigi Varoli. Questa triangolazione tocca molteplici situazioni viaggiando attraverso colori, luoghi, territori, personalità completamente differenti tra loro, ma che, di fatto, sono riuscite a impastarsi e unirsi in una nuova realtà, unica nel suo genere.
La mostra è interamente incentrata sulla cartapesta, intesa come un “innesco”, una suggestione che orienta la nascita e lo sviluppo di un evento espositivo articolato in due atti indipendenti, ma logicamente intrecciati e connessi l’uno con l’altro. Il primo atto, dal titolo A flutter of butterflies atop debris to reach our gentle heights, è stato presentato in marzo in occasione dell’inaugurazione e ha previsto l’esposizione di una grande installazione inedita di Holstad intitolata Gentle Parade e composta da una distesa di carrelli della spesa deformati, spanciati e genuflessi, su cui hanno fluttuato delle farfalle in cartapesta: un invito alla gentleness e alla delicatezza, intese come un possibile gesto di resistenza e di rispetto nei confronti di una società civile che, inevitabilmente, si muove verso altre direzioni. Il secondo atto, Hello, che ha aperto al pubblico un mese dopo, è stato invece dedicato ai disegni realizzati con carta di giornale, prodotti dall’artista a partire dagli anni Novanta e provenienti da diverse collezioni private italiane, europee e americane. Questa sezione fa inoltre parte del circuito OFF della Biennale del Disegno di Rimini.La mostra ha invaso anche gli spazi della Chiesa del Pio Suffragio, a pochi metri dal Museo Varoli, dove sono stati installati alcuni lavori scultorei di Holstad.
Come ha sottolineato durante il nostro incontro il curatore Gioele Melandri: «Holstald è un artista estremamente interessante. Ha origini americane e attualmente vive qui, in Romagna. Come tutte le persone sensibili che arrivano da un altro luogo, Holstad è stato in grado di capire le specificità del territorio, del tessuto sociale che momentaneamente lo sta ospitando, forse anche molto di più di chi qui c’è nato. Ho deciso di invitarlo in questo contesto perché già aveva lavorato con la cartapesta nel 2003-2004. Ai tempi Christian aveva realizzato i palloncini di cartapesta qui esposti utilizzando suoi scarti di lavoro. Il punto di partenza della mostra è stato il carrello della spesa, spiaccicato da una macchina che diventa un gioco, abbellito con degli accessori e pervaso di farfalle, che sanciscono la trasformazione di qualcosa in qualcos’altro. Così Holstad ha iniziato a indagare il concetto di gentilezza che permane in tutte le sue opere, compreso il mosaico realizzato con il guscio d’uovo dalla scritta Salve, che testimonia non solo la gentilezza ma anche l’accoglienza».
Gentilezza, accoglienza e cura verso l’altro. Riciclaggio, donare nuova vita a ciò che non è più. Ecco alcune delle tematiche della mostra dell’artista che ancora è possibile visitare fino a fine mese. Sabato 22 giugno 2024, inoltre, dalle ore 16.30 ci sarà una giornata dedicata alla presentazione del catalogo della mostra, preceduta da una visita guidata condotta dall’artista e dal curatore presso il museo.
Info:
Christian Holstad. Salve
A cura di Gioele Melandri
10/03 – 30/06/2024
Museo Civico Luigi Varoli
Palazzo Sforza, Corso Sforza 21, Cotignola (Ravenna)
Orari di apertura: venerdì: 16:30-18:30 | sabato, domenica e festivi: 10:00- 12:00 e 15:30-18:30.
www.museovaroli.it
Nasce a Genova ma attualmente vive a Bologna, città dove si è laureata all’indirizzo CITEM con una tesi sulla videoarte. Lavora nel mondo degli eventi nel settore della produzione ed è cultrice della materia di Studi Visuali all’UNIBO.
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