READING

La galleria L.U.P.O. accoglie l’estate con l...

La galleria L.U.P.O. accoglie l’estate con la collettiva “Summer Fling”, dedicata a sei giovani pittori

La galleria L.U.P.O. ha inaugurato negli spazi di Corso Buenos Aires a Milano la terza edizione di “Summer Fling”, mostra collettiva che propone uno sguardo sul panorama internazionale attraverso una selezione di sei artisti, per la maggior parte provenienti da scuole d’arte londinesi. Il corpus di opere è un saggio sullo stato della pittura contemporanea prodotta da artisti giovani, del tutto immersa nel presente. Superato il completo abbandono della forma, ma anche il recupero figurativo di una certa stagione, la mostra offre una sintesi perfettamente in bilico tra astrazione e figurazione, mentre interpreta ed elabora le tendenze più diffuse tra i pittori ultracontemporanei.

Julian Lombardi, “Forgotten Language”, 2024, oil and enamel on canvas, 180 x 225 cm, courtesy L.U.P.O., Milano

“Summer Fling” disegna dunque un percorso ideale, a partire dai corpi grotteschi della brasiliana Maya Weishof, carichi di espressione e di colore, fino ai dipinti di Julian Lombardi, pittore italo-americano che, attraverso una selva intricata di pennellate, produce una forma dotata di prospettiva e profondità. Lombardi assorbe alcune delle pratiche della pittura surrealista astratta, guardando in particolare al cileno Roberto Sebastián Matta. L’artista dichiara che, attraverso le tecniche di stratificazione della pittura e di costruzione di un tessuto visivo, cerca di raggiungere un linguaggio visuale che possa dialogare con molteplici livelli cognitivi e sensoriali dell’osservatore. Laurena Fineus, pittrice di origine haitiana e canadese, propone, al contrario, una pittura figurativa le cui immagini si mescolano con i paesaggi naturalistici intricati che costituiscono la trama dei suoi dipinti. Il risultato confonde intenzionalmente lo spettatore, lasciando forse dietro di sé una traccia angosciosa.

Maya Weishof, “Bed Delirium”, 2024, oil on linen 174 x 194 cm, courtesy L.U.P.O., Milano

Gus Monday, pittore sudafricano residente a Londra, crea con pennellate precise e sicure degli interni domestici onirici in cui le prospettive si mescolano, portando a immaginare lo spazio abitato come oggetto vivente. Katherine Qiyu Su, cinese, è una colorista che costruisce dinamismi attraverso l’uso di fasci e colate di pigmento, che rimandano a livree di farfalle, accostate a titoli curiosamente evocativi e specifici come “Candle in the Easter Night Wind”. Margaret Ayres, texana, è la pittrice più figurativa all’interno dell’esposizione: i suoi dipinti sono lucide descrizioni e rappresentano in maniera precisa ciò che si propongono di raccontare. Solo una gamma cromatica fredda e vagamente inquietante allontana da lei ogni sospetto di verismo pittorico.

Gus Monday, “Reflection, after Frank Bowling’s Mirror”, 2024, oil on linen on pine-board 158 x 122 cm, courtesy L.U.P.O., Milano

Il risultato dell’indagine sulla produzione pittorica proposta in questa mostra porta a una conclusione: i giovani artisti trovano punti di riferimento nei grandi del passato. Maya Weishof, con “Bed Delirium”, rielabora l’“Olympia” di Manet e nei dipinti di Gus Monday si possono intuire alcune delle scalinate impossibili ideate da Escher. Ma nessuno di questi pittori segue n maniera metodica gli esempi da cui trae spunto. Se, come è ovvio, l’arte rielabora sempre alcuni schemi narrativi, risulta interessante trovare una chiave comune tra queste reinterpretazioni. Il velo che copre tutti i dipinti sembra avere una tinta inquieta: il punto focale di ogni quadro è la disarmonia, sia essa fisica o cromatica. L’impressione che l’arte pittorica avesse trovato il suo punto di massima espressione e forse di conclusione nell’espressionismo astratto di Rothko o nei tagli di Lucio Fontana è decisamente svanita. Volendo esplicitare la sintesi suggerita da questa mostra, si può affermare che i giovani pittori, nati tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI, si esprimono di nuovo per mezzo di lacerti figurativi, cercando, però, un’espressione libera nei colori e nelle forme, oppure rielaborando i temi dell’astrattismo e cercando una forma ordinata nella composizione apparentemente casuale di macchie e linee.

Giovanni Beta

Info:

AA.VV. Summer Fling
26/06 –06/09/2024
L.U.P.O.
Corso Buenos Aires, 2 20124 – Milano
www.lupo.gallery


RELATED POST

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.