Really Intangible, personale di Alice Cattaneo, artista con un background internazionale, nasce dalla collaborazione tra Ikon gallery di Birmingham e a.topos, lo spazio indipendente dell’omonimo quartetto curatoriale al femminile. Scultura, installazione e video. Sono cinque le opere che Alice Cattaneo espone a Venezia, nello spazio intimo e fuori dalle rotte turistiche di a.topos, a pochi passi dalle porte dell’Arsenale. Un’esposizione fatta di opere davvero intangibili, poiché fragili, realizzate dal 2015 a oggi.
In ciascuna di esse il richiamo al lavoro manuale e una gioia quasi infantile derivata dal costruire, dalla freschezza di un’invenzione spontanea. Le opere sono frutto di un assemblaggio: materiali eterogenei – ceramica, ardesia, metallo – sono tenuti assieme da fili o da nastro adesivo; il vero protagonista è tuttavia il vetro, non soltanto soffiato, lavorato dall’artista nelle fornaci di Murano, ma anche come objet trouvé, sotto forma di quelle sottili canne in pasta vitrea raccolte nei laboratori dell’isola, dove vengono usate per forgiare le murrine.
Anche il video in mostra è volutamente artigianale, con i suoi tanti piccoli frammenti silenziosi, rapide visioni di un mondo fatto di oggetti d’uso quotidiano che vengono passati di mano in mano, manipolati, spostati, come in un gioco – un assemblaggio di micro narrazioni, brevi epifanie domestiche.
A giocare un importante ruolo ci sono poi la linea, sottile trama delle cose che nei lavori si ripete orizzontale e verticale, mai troppo palese, e non ultimo lo spazio: come le pause in una composizione musicale, è per le opere allo stesso tempo completamento e supporto per le esili strutture in vetro che si sviluppano aeree nella stanza, scheletri di architetture immaginarie che portano con sé i ricordi del Costruttivismo russo, che l’artista ama e guarda.
Le strutture delle opere, tanto delicate che potrebbero essere spazzate via da un gesto disattento, sono nude nelle loro congiunzioni e nei loro legami precari; lo stato di fragilità e di tensione sono manifesti, e non c’è inganno. Solo ad un secondo sguardo le opere di Alice Cattaneo rivelano qualcosa di più del loro un rigore formale, insinuando reminiscenze dal mondo animale e vegetale; ecco allora forse apparire un baccello, le geometrie sospese e traslucide di una ragnatela, una chiocciola che striscia, a terra.
Alice Cattaneo (Milano, 1976) si forma tra la School of Art di Glasgow e il San Francisco Art Institute. Ha esposto in alcune tra le più in importanti istituzioni dell’arte contemporanea italiane (come il Museo Maxxi, l’Hangar Bicocca, Palazzo Grassi, il Museo Madre e il Museo del Novecento di Milano), ed estere (Today Art Museum di Pechino, IV Biennale di Guangzhu in Corea del Sud, MLF Marie-Laure Fleisch Gallery, Brussels, Galerie Hubert Winter, Vienna, Romer Young Gallery, San Francisco).
Laura Guarnier
Info:
Alice Cattaneo. Really Intangible
Galleria a.topos
22 novembre – 22 dicembre 2019
Orari di apertura: 10.00 – 18.00, chiuso il lunedì
Castello 2432, Fondamenta dei Penini, 30122 Venezia
For all the images: Alice Cattaneo, Really Intangible, installation view, a.topos, 2019 Photo credits: Carlotta Favaro
Storica dell’arte contemporanea, vive a lavora a Venezia. Contributor per riviste di settore, addetto stampa e content creator, si occupa inoltre dell’organizzazione e della comunicazione di un progetto di residenze d’artista in Piemonte.
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