La prima personale italiana dell’artista, architetto e designer russo Vasily Klyukin si terrà all’Arsenale di Venezia durante tutta la durata della Biennale Arte. La mostra dal titolo In Dante Veritas, con il patrocinio dello State Russian Museum di San Pietroburgo e del Comune di Venezia, sarà visitabile nei suggestivi spazi dell’Arsenale Nord, presso la Tesa 94.
Come lo stesso titolo della mostra suggerisce, Vasily Klyukin ha lavorato su un’interpretazione visiva e moderna della più grande opera letteraria di tutti i tempi, la Divina Commedia di Dante Alighieri. In particolare, le opere in mostra si ispirano alla prima parte dell’Inferno dantesco, con i suoi nove cerchi concentrici che ospitano le anime dannate, inesorabilmente destinate alla punizione eterna.
L’autore traspone ai nostri tempi questo scenario apocalittico, attraverso un unicum artistico formato da oltre 100 elementi multimediali su 900 metri quadrati di spazio espositivo. Nucleo della mostra, sono le trentadue sculture in acciaio di grandi dimensioni che raccontano, come un terribile ammonimento, l’Inferno che l’uomo può decidere di fare della propria vita e del mondo, se non si ravvede in tempo: ventidue opere rappresentano i vizi e i peccati umani – come Gola, Lussuria, Ipocrisia – quattro invece sono i Cavalieri dell’Apocalisse, mentre una è la maschera mortuaria del sommo poeta.
Non si tratta però di una semplice trasposizione artistica dell’opera poetica di Dante, ma di una riflessione critica sui nostri tempi, le grandi problematiche e le inquietudini con cui si è costretti a coabitare. In tal senso appaiono pieni di significato i nomi con cui Klyukin chiama i cavalieri dell’Apocalisse di oggi: Disinformazione, Sovrappopolazione, Sfruttamento incontrollato delle risorse e Inquinamento. Un discorso estremamente attuale, per noi che viviamo l’epoca delle fake news, delle grandi migrazioni e dei cambiamenti climatici, con l’incertezza che tutto questo comporta.
Le opere mostrano l’Inferno, tuttavia il male è esposto come un richiamo alla responsabilità, un’esortazione al cambiamento e alla riflessione, sia sulla propria vita personale che sulle conseguenze che il comportamento di ciascuno può causare nel destino del mondo. La speranza non è mai eliminata: Kyukin mostra vizi, peccati e debolezze perché è necessario guardare il nemico negli occhi per poterlo affrontare e sconfiggere.
Le trentadue sculture in acciaio sono definite da Klyukin live sculptures, perché realizzate attraverso una tecnica a incastro di lastre di acciaio che non richiede nessun elemento aggiuntivo per l’assemblaggio, e conferisce alla scultura un senso di tridimensionalità e mobilità che ricorda il movimento delle pagine di un libro. Alle sculture si affiancano opere di video mapping, schermi e riproduzioni digitali, sound, lightboxes e un’audio-guida, che è parte integrante del percorso espositivo: la voce narrante dell’artista accompagna il visitatore con un testo in poesia e prosa in questo viaggio tra i cerchi della storia.
Si tratta di un’esperienza immersiva, in cui le opere mostrano uno stretto collegamento con il design e l’architettura concepita in un’ottica di visionaria empatia. La mostra è un percorso multisensoriale, in cui i visitatori sono invitati a una partecipazione attiva, confrontandosi con le opere a partire dalla propria esperienza, come nel caso di Betrayal (Tradimento), dove il pubblico è invitato a scrivere le iniziali delle persone che hanno tradito la loro fiducia.
Dopo l’Arsenale di Venezia, “In Dante Veritas” sarà esposta negli Stati Uniti, a New York e Miami.
Vasily Klyukin
In Dante Veritas
a cura di Paola Gribaudo
Arsenale di Venezia, Tesa 94
(fermata vaporetto: Celestia-Bacini)
8 mag -> 24 nov 2019
opening: martedì 7 maggio, su invito
apertura: da lunedì a giovedì, e domenica: dalle 10.00 alle 18.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 20,00.
info: info@indante.com
Vasily Klyukin “I Cavalieri dell’Apocalisse” 2018
Vasily Klyukin “Tradimento” (Betrayal), 2018, acciaio e vernice (con intervento di un visitatore)
Vasily Klyukin “Ipocrita” (Hypocrite), 2018, part., acciaio e vernice
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