Inaugurata lo scorso 9 gennaio e visitabile fino al 1 marzo Easy as… or simple as… è la nuova personale di Jacopo Miliani (n. 1979, Firenze, vive e lavora a Milano), presso la giovane e promettente Frutta Gallery di Roma. Miliani basa la sua ricerca su un lavoro del 1926 del designer e artista Karel Teige, raffigurante l’alfabeto occidentale con delle fotografie che ritraggono movimenti e pose della danzatrice Milca Mayerová.
L’artista fiorentino è affascinato da come ogni lettera dell’alfabeto, attraverso la figurazione del corpo della danzatrice possa farci immaginare qualcosa di diverso. Miliani rimette in scena lo stesso alfabeto facendo indossare alla danzatrice una maschera di pappagallo, volatile e segno di libertà, per evidenziare le idee di ripetizione e rappresentazione. Un alfabeto con potenziale infinito di espressione, con un’interpretazione personale dell’ABECEDA, l’alfabeto di Teige.
Secondo gli stessi principi, nella stanza seguente troviamo una proiezione di diapositive che formano una citazione del regista, attore e scrittore Carmelo Bene “Quando crediamo d’esser noi a dire, siamo detti”. La frase, messa in scena dalla stessa danzatrice, sta a significare come la ripetizione di un linguaggio porti alla perdita di controllo su di esso. Il linguaggio verbale, tradotto nei movimenti della danzatrice e fermato nelle immagini mostra una danza alla quale si può assistere solo attraverso il mezzo fotografico.
Nella terza stanza, una scultura crea forme e figure attraverso la combinazione di due diversi materiali, il vetro specchiante e il marmo. Il linguaggio, viene espresso attraverso gli oggetti ed evoca delle immagini che non posso essere controllate, senza dare la possibilità di dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Gian Marco Tosti
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