Un excursus lungo un decennio: 1997-2017. La rappresentazione del lavoro di un artista che conobbe un notevole successo nel panorama artistico europeo, soprattutto a partire dal 1980, in qualità di membro fondatore del gruppo artistico conosciuto con il nome di Tvrdohlavì (Testadura). Jaroslav Róna, è il protagonista di una mostra presso The Stone Bell House nel pieno centro di Praga. Lo spazio dedicato all’artista praghese, sarà aperto al pubblico fino al 31 dicembre 2017.
L’atmosfera è quella tipica di un lungo viaggio, attraverso la sperimentazione del proprio Io lungo il decennio appena passato. Le opere esposte di Jaroslav Róna, trasmettono l’evoluzione artistica di questo grande pittore e scultore a partire dal 1997 fino ad oggi. La sperimentazione della pittura e il passaggio alla scultura, con cui conobbe un notevole successo a partire dal 1992-1994.
“Il male è condizione predominante nel mondo; Dio, per come lo immagino, non ne è consapevole”
Questo il tema ricorrente che scalda il sangue dello spettatore, assorto nella contemplazione di questo viaggio, attraverso il lavoro di un artista che non può nascondere un forte accostamento ai motivi orwelliani (Robots Verticali, 2013), che definiscono i caratteri di pitture dalle composizioni metafisiche post-apocalittiche. L’impressione, è di un forte senso nostalgico e di pericolo che incute, allo stesso tempo, l’angoscia e la non-appartenenza. La continuità interiore che l’arte di Róna concede al proprio spettatore, si staglia constantemente tra lo stile del mito e dell’archetipo. Come dettato dalle parole dell’artista, il male ha il sopravvento nel mondo e l’unica via fuga, Dio, non ne ha la più assoluta conoscenza. Tutto ció esclude l’immagine ottimistica del mondo per lasciar spazio all’eclissi del pessimismo, di cui l’artista stesso è un inguaribile rappresentatore terreno. La scultura considerata come la massima rappresentazione di Róna, nonchè il capolavoro dal punto di vista scultoreo, è il Monumento a Franz Kafka sito nella città di Praga e datato 2003. Róna trasse ispirazione da una scena tratta dalla collezione di racconti di Kafka Descrizione di una battaglia. Questa scultura rappresenta due figure maschili, una di esse trasporta l’altra. L’artista ha lavorato all’opera con l’obiettivo di realizzare una perfetta sintesi di figura senza tempo, la quale attira, ancora oggi, una notevole attenzione da parte di cittadini e turisti. È doveroso sottolineare che Róna ha lavorato sotto due precisi aspetti nel corso di questi ultimi dieci anni. Due tematiche che hanno guidato i lavori dell’artista praghese, sia per quanto concerne la pittura, sia la scultura. L’accento predominante si evince, ad esempio, nei lavori come Navigatori Africani (2011) e Il cuore dell’oscurità (2012). Entrambe frutto del patrimonio scultoreo di Róna, rappresentano l’esemplificazione del riferimento al tema fastasticamente esotico. La seconda tematica, prima citata, è quella che nasce dalle influenze orwelliane e i suoi propri caratteri di fantascienza, esempio classificante è l’opera “Robots Verticali” (2013). La terrificante influenza orwelliana, trova una notevole forma espressiva anche nella pittura dell’artista. Come nel caso del Grande Inceneritore (2008), ove l’utilizzo costante di colori scuri, tendenti al viola e blu mescolati e riproposti, infondono un profondo senso di angoscia nello spettatore.
Nonostante il pessimismo predomini, nelle opere di Jaroslav Róna, una debole controparte positiva-ottimistica è presente, in un certo qual modo, all’interno delle sue opere. L’espressione di piacere nella rappresentazione del gioco di colori e forme, leggero umorismo e umanizzazione dei momenti. Risvolti presenti oggettivamente nell’opera che stravolge il suo pensiero circa la predominanza del male sulla terra Il Cavaliere e il Drago (1995). Dove l’artista sconvolge il proprio Io, raffigurando il tema della vittoria del bene sul male.
Simone Santarelli
Jaroslav Róna, VÁLKA V JIŽNÍCH MOŘÍCH / WAR IN THE SOUTH SEAS , 2015 oil on canvas, 170 x 200 cm Photo © The Prague City Gallery
Jaroslav Róna, FRANZ KAFKA MONUMENT (model), 2003/ Photo © The Prague City Gallery
Jaroslav Róna, JANUS THE ROBOT, 2012/ Photo © The Prague City Gallery
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