Linea, cerchio, triangolo, quadrato, rettangolo: non è semplice geometrismo, è logica, movimento, scoperta. Luce: instabile, variabile, perpetua, confluisce e gioca. Colore: puro, illusorio, alchemico, cattura lo sguardo. Questa serie di parole è la base di un’arte multiforme e multicromatica, una ricerca visiva, una ricerca corporale, una ricerca oggettiva. Rigorosi principi fondano l’artista e perdurano con grande attualità.
Op Art, Arte concreta, Arte cinetica, Arte attivista, Arte spaziale, Arte installativa, Arte della luce: Julio Le Parc – artista argentino e francese d’adozione nato nel 1928 – ha contribuito allo sviluppo di ognuno di questi movimenti estetici, facendone parte in un primo momento per poi sviluppare un percorso indipendente. Attraverso forme elementari, giocando con una gamma di colori accurata, l’artista crea opere dai flussi puntinisti, in sequenza ritmata e avvolgente. Per Le Parc il ruolo dello spettatore è stato fondamentale già dalle sue prime interazioni col mondo artistico. Quando fondò GRAV (Group de Recherche d’Art Visuel) a Parigi nel ‘60, insieme agli altri esponenti notò che il pubblico era distaccato per via dell’influenza di movimenti come il Tachisme, l’Astrazione Lirica e l’Arte Informale. Con le prime sperimentazioni e gli studi sullo spettro visivo, col movimento e la luce, lo spettatore prese consistenza fino a completare l’opera stessa.
L’artista sostiene che tutte le sue opere sono esperienze che si realizzano nel processo dello sguardo, manifestando l’instabilità nella sua forma più astratta. L’occhio segue una sorta di mutazione cromatica data da ben quattordici colori. Le prime opere che Le Parc ha realizzato a Parigi erano in bianco e nero, e poi anche in grigio: composizioni di forme geometriche su cartone e tela, a griglia o lineari, precisamente ordinate. I sistemi che regolavano queste composizioni erano fondamentali: un modo per limitare il ruolo espressivo dell’artista e creare un rapporto il più diretto possibile tra l’opera e lo spettatore. Gradualmente, l’artista ha iniziato a far entrare il colore nella cornice, ampliando progressivamente la sua tavolozza arcobaleno, che inizia con un pigmento, gira intorno e ritorna allo stesso: giallo, verde, blu, viola, rosso, arancione e poi di nuovo giallo. Queste permutazioni cromatiche sono le uniche tonalità che compaiono nei suoi lavori, da allora fino a oggi, su schemi rigidi, ondulati e fluidi.
In concomitanza con il suo novantacinquesimo compleanno (ndr), Galleria Continua celebra Julio Le Parc con la prima mostra negli spazi di Piazza della Cisterna a San Gimignano dal titolo 1958 → 2023. Una retrospettiva che copre una vicenda creativa di sessantacinque anni con opere mai esposte prima d’ora, che evidenziano la maturazione artistica e storica, nonché l’influenza culturale che l’artista ha prodotto. Andando a ritroso negli anni, dall’ingresso degli spazi fino all’ultima stanza, il corposo numero di opere non comprende solo le ultime pitture, ma anche disegni preparatori in forme elementari, delle gouache in scala di grigio e opere cinetiche che modulano la luce. La serie delle variopinte Alchimie sono emblematiche nella sua ricerca visiva e cromatica. Sono pitture a gestazione lenta, trasformative come lo stesso titolo allude, esperimenti di illusione ottica. I puntini sottili di gradazioni di colore e tono danno vita a immagini illusionistiche che invadono la percezione dell’osservatore, si ripetono con sequenza danzante, fuoriuscendo idealmente dal quadro. La loro brillantezza viene esaltata dallo sguardo con la luce naturale, anche in concomitanza con sculture cinetiche figlie dell’artista stesso.
Con Continuel mobile losanga blanc translucide sospesa a soffitto, le lamelle di plexiglas giocano con la luce e le sue trasparenze, prendono vita propria e animano lo spazio in cromatismi straordinari. Ed ecco che colore, movimento, luce e spettatore completano l’opera. Julio Le Parc è senza dubbio un esperto del colore, un variegato esteta della ripetizione colorata. Il relazionarsi con l’altro – che sul piano artistico ha toccato anche quello sociale e politico – è il sine qua non di anni di ricerche e sperimentazioni. E con la luce si è reso maestro per la contemporaneità.
Massimiliano Bastardo
Info:
Julio Le Parc. 1958 → 2023
23/09/2023 – 14/01/2024
Galleria Continua
Piazza della Cisterna 26, San Gimignano (SI)
www.galleriacontinua.com
Art Curator e Art Advisor, laureato in Arti Visive e Mediazione Culturale, con Master in Pratiche Curatoriali, classe ’95, vive a Napoli. Collabora con Gallerie e Spazi Indipendenti, la sua ricerca è incentrata principalmente sulla Pittura Emergente, con uno sguardo attento e propenso anche su altre forme di linguaggio estetico.
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