Identità multiple è il progetto espositivo che il 21 ottobre ha inaugurato la stagione autunnale di Ceravento, galleria d’arte di Pescara, e che in questa occasione ha coinvolto l’artista Viviana Castiglioni, in una personale a cura di Ivan D’Alberto.
Viviana Castiglioni, Identità multiple, installation view at Ceravento, 2023, photo Iacopo Pasqui, courtesy Ceravento
Castiglioni in queste tele ci presenta una ricerca, intrapresa già da qualche anno, che ruota attorno all’esigenza di spaziare con il colore, elemento che si impone nei suoi lavori a olio o acrilico, dando forza e brillantezza alle forme dipinte, che risultano più o meno stratificate nei toni. Tramite le diverse velature cromatiche, si entra nell’allestimento leggero e pausato con lentezza e le opere, affiancate nello spazio, creano contrasti e rimandi tra le campiture, anche grazie ai piccoli specchi abbinati ad alcuni personaggi, che comunicano tra di loro in un apparente silenzio. Nelle onde all’orizzonte che sovrastano i pensieri del ragazzo (o ragazza?) in Mare (2023) c’è lo stesso azzurro che compare, con più struttura, nella blusa del giovane in Aperitivo tra i banani (2022) e nella piscina di sonno di Geometrie (2022).
Viviana Castiglioni, Identità multiple, installation view at Ceravento, 2023, photo Iacopo Pasqui, courtesy Ceravento
I ritratti propongono in una superficie ridotta e densa la visione estetica dell’artista, basata sul binomio veritas/vanitas, proiettando lo sguardo dentro e fuori queste meta-immagini magnetiche. Chi guarda subisce, infatti, quasi un’ipnosi nello scoprire sé stesso prima nello specchio e poi nel dipinto a fianco, in un rapido spostamento che permette di identificarsi profondamente con i volti raffigurati. Questo meccanismo genera delle apparizioni, in cui lo spettatore si ritrova nella tensione creata dall’artista e nelle situazioni ritratte in queste piccole finestre, chiedendosi spesso se ciò che vede corrisponde ad una dimensione reale o ingannevole. Il percorso attraverso questi brevi episodi onirici è accompagnato dalle melodie contemporanee di origine sarda, proprio come l’artista, che contestualizzano con un suono quotidiano alcune scene.
Viviana Castiglioni, The coffee of disappointment, 2022, tecnica mista su tavola intelata, photo Iacopo Pasqui, courtesy Ceravento
Dal mare ai rumori della natura urbana, si penetra pian piano in un mondo fatto di soggetti da un lato familiari, di cui cerchiamo di capire la storia, dall’altro lato completamente sconosciuti. Si intuisce la connotazione istantanea e allo stesso tempo prolungata di queste viste, che potenzialmente potremmo osservare per ore consecutive, immaginando vicende dietro agli indefiniti protagonisti (Momenti felici, 2023; Aria, 2022). Come nelle polaroid, la temporalità rimane sospesa e in questo caso ci consente di apprezzare non il ricordo di un evento vissuto, bensì dei racconti, di svelare fatti nascosti dai volti impenetrabili (Come tu mi vuoi, 2021; Fallo di notte, 2020).
Viviana Castiglioni, Tutto subito, 2023, tecnica mista su tavola intelata, photo Iacopo Pasqui, courtesy Ceravento
La fisionomia assente dei soggetti trova la sua perfetta definizione nell’ossimoro Identità multiple, in quanto mette in luce la possibilità dell’individuo di trovarsi in un’identità o in una molteplicità di esse, di interrogarsi nel proprio intimo. Ogni persona può scegliere liberamente chi vuole essere e in che modo, in qualsiasi momento della sua esistenza, e guardandosi allo specchio osservare la propria verità, che sia unica o molteplice, senza sentirsi mai bloccato in un riflesso che non lo rappresenta. Viviana Castiglioni porta alla nostra attenzione la necessità di scavalcare le convenzioni e rompere le sovrastrutture, le etichette sociali imposte, e di sfruttare la nostra forza interiore per parlare direttamente a noi stessi e finalmente “trovarci”.
Info:
Viviana Castiglioni. Identità multiple
a cura di Ivan D’Alberto
Ceravento – C.so Vittorio Emanuele II, 161 Pescara
21/10/2023 – 23/12/2023
ceravento.it
Dopo la laurea in Beni Culturali si trasferisce a Milano e termina il suo percorso di studi all’Università IULM, dove si specializza in arte contemporanea e comunicazione. Attualmente vive a Pescara e lavora in un’associazione culturale, collabora con una galleria d’arte ed è contributor per Juliet Art Magazine e Rivista Segno. É in costante esplorazione della contemporaneità artistica e delle sue molteplici letture.
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