Siamo abituati a leggere e ad assistere ad Art Week che si svolgono a Torino, Roma, Milano. Nel 2020, però – e si spera anche per i prossimi anni – anche Lecce ha avuto la sua. Densa di incontri, lectures e laboratori, la prima Lecce Art Week, svoltasi tra il 13 e il 17 ottobre 2020, è stata promossa da PIA – a circulating place for artists and curators, centro di alta formazione e ricerca nato nel 2017, e da Progetto, galleria d’arte contemporanea aperta dall’artista americana Jamie Sneider nel 2019.
La manifestazione ha visto la partecipazione non soltanto di spazi indipendenti, artisti e curatori, ma anche di studi e botteghe artigianali, luoghi che, pur essendo in certi casi poco considerati, preservano da sempre l’identità del territorio. L’intero programma, del resto, si è fondato sull’esplorazione della città e dei suoi dintorni, compresa la zona costiera, alla ricerca delle tracce del leggendario (semi-nascosto) fiume Idume, il più grande corso d’acqua della provincia leccese: The hidden Idume, infatti, è il nome della serie di visite guidate che hanno accompagnato gli eventi, scandita da momenti di concentrazione – idealmente vicini al percorso sotterraneo del fiume – e da momenti, invece, di stimolante dibattito critico – le zone che affiorano in superficie: tra i protagonisti l’artista Marco Vitale, Mauro Marino (fondatore insieme a Piero Rapanà dell’Associazione Culturale Fondo Verri a Lecce, dedicata al poeta salentino Antonio L. Verri), i curatori e giornalisti Giuseppe Arnesano (fondatore di giardinoproject a Trepuzzi, vicino Lecce) e Carmelo Cipriani, l’artista e gallerista Jamie Sneider, il regista e artista Cosimo Terlizzi (creatore dello studio-atelier Lamia Santolina a Carovigno, Brindisi), la studiosa Chiara Vacirca e La Scuola del Terzo Luogo di Manifatture Knos (Lecce), la quale ha accolto un talk incentrato sul tema del giardino e dell’ecologia.
Nell’ambito di Lecce Art Week, PIA ha inoltre concluso l’ultima edizione del suo corso con due ospiti che hanno seguito gli studenti in questo breve ma intenso periodo: l’artista svedese Nina Canell, che nel 2017 ha rappresentato la Svezia in occasione della 57ª Biennale d’Arte di Venezia, e la curatrice Caterina Riva, nominata in estate nuova direttrice del MACTE – Museo d’Arte Contemporanea di Termoli. Protagoniste di lectures e incontri durante le giornate della Art Week, Nina Canell ha intrapreso per l’occasione una collaborazione con l’artista irlandese-svedese Robin Watkins che si è concretizzata con un workshop sperimentale di scultura sonora sostenuto dall’Ambasciata di Svezia (Roma) e patrocinato dal Goethe Institut; Caterina Riva, invece, ha contribuito alla realizzazione della collettiva A small messy turbulence incentrata sui lavori degli studenti che hanno concluso il loro percorso presso PIA: la mostra, presentata nella splendida cornice del Castello di Carlo V a Lecce, è nata dall’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto, la quale ha promosso un’intera settimana a supporto dei linguaggi del contemporaneo e degli artisti visivi attivi sul territorio. Anche Progetto, galleria situata nel quartiere ebraico del centro storico di Lecce, ha approfittato dell’occasione per inaugurare la personale Kiss Emitting Dies Odes dell’artista inglese Michael Dean, visitabile fino al 31 dicembre 2020.
Una Lecce Art Week ricca di eventi, dunque, ma che soprattutto fa ben sperare sul futuro dell’arte contemporanea in terra salentina. Un primo, grande atto di forza da parte di chi, formatosi all’estero, ha deciso di rientrare in Puglia portando nel bagaglio le esperienze di prestigiose collaborazioni instaurate con istituzioni e artisti internazionali: è grazie a queste che si è potuto realizzare una manifestazione attenta non soltanto alla promozione dell’arte e dell’artigianato – depositario quest’ultimo di una tradizione millenaria – ma anche dello stesso territorio, soprattutto nei suoi aspetti meno conosciuti. “Creare una turbolenza, spettinare il paesaggio e vederlo cambiare”: questo l’obiettivo degli organizzatori, che pare a tutti gli effetti essere stato raggiunto. “LECCE ART WEEK – concludono – è un progetto pilota che speriamo possa diventare un appuntamento fisso per la città e per le realtà attive nel campo della produzione contemporanea, non solo locali”. Una speranza che condividiamo a pieno tutti.
Antongiulio Vergine
Info:
Lecce Art Week
Iniziativa ideata e promossa da PIA – a circulating place for artists and curators e da Progetto
Dal 13 ottobre 2020 al 17 ottobre 2020
www.piastudio.org
www.progettospace.com
Lecce Art Week 2020, opening di A small messy turbulence, ph. Raffaella Quaranta, PIA 2020
Lecce Art Week 2020, The Hidden Idume al Fondo Verri, ph. Raffaella Quaranta, PIA 2020
Lecce Art Week 2020, The Hidden Idume, incontro da Manifatture Knos sul tema del giardino, ph. Raffaella Quaranta, PIA 2020
Lecce Art Week 2020, Ws all’alba con Nina Canell e Robin Watkins alla Baia delle Orte di Otranto, ph. Raffaella Quaranta, PIA 2020
Nato a Campi Salentina (LE). Dopo la facoltà triennale di Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali presso l’Università del Salento, frequento il Corso di Laurea Magistrale in Arti Visive presso l’Università di Bologna. Ho collaborato con la Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. di Bologna e con il MUMA – Museo del Mare Antico di Nardò (LE). Mi interessano le vicende riguardanti l’arte contemporanea, in particolare quelle legate alle pratiche video-fotografiche e performative. Scrivo per ATPdiary e Juliet Art Magazine.
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