Leonardo Devito. My Favourite Things

Intimità e giocosità decretano l’eterna giovinezza in un mondo rapido e travolgente. Ricordare come matrice di espressione contemporanea e culturale. Il ricordo è legato indissolubilmente al gesto e ogni segno che lascia non è altro che un frammento di quelle esperienze fluttuanti nella mente. Prendono colore, prendono forma, si addomesticano per fare cose, delle cose pittoriche che per l’artista – forse – non sono solo cose.

Leonardo Devito, My Favourite Things, over view, 2023, courtesy Galleria Acappella, Danilo Donzelli Photography

Leonardo Devito – giovane pittore fiorentino nato nel 1997 – ha la caparbietà di traslare in materia qualcosa di intelligibile. Non vi è concetto alcuno nel suo lavoro, sono semplici ricordi da raccontare, freudiani momenti di un’acerba vita contrassegnata dal quel passaggio ludico fra infanzia e adolescenza, fra adolescenza e maturità. È per questo motivo che l’artista sceglie come titolo di questa mostra My Favourite Things, ovvero ciò che egli preferisce ricordare e trasmettere secondo la sua visione e il suo filtro stilistico. Nella traduzione italiana del titolo e della visione d’insieme dell’esposizione, però, c’è una sottigliezza che emerge: le cose “preferite” sì appartengono a quella sfera rappresentativa intima e spensierata, ma anche alla loro dicotomia dalla contemporaneità.

Leonardo Devito, Gormiti, 2023, olio e acrilico su tela, 40 x 50 cm, courtesy Galleria Acappella, Danilo Donzelli Photography

Le opere di Devito sono “pre-ferite” – che letteralmente significa “prima delle ferite” – come un qualcosa da preservare, pensieri e manifestazioni da proteggere, ed è per questo motivo che vi è una sorta di distacco tra la fase pittorica a quella emotiva. La spontaneità del pittore non ha nulla a che fare con la realtà tortuosa e accademica. A tal proposito Leonardo Devito mescola tecniche e colori incurante della loro trasposizione nella visione realistica e generalista. L’olio si mescola all’acrilico, la materia si forma in agglomerati di pigmenti più che in stesure cromatiche. Le figure rimembrano stilisticamente un crocevia tra morandiane e masaccesche gesta, tra concettualità metafisiche e rinascimentali.

Leonardo Devito, Mamma sgrida figlio che guarda troppa TV, 2022, terracotta, 47 x 28 x3 cm, courtesy Galleria Acappella, Danilo Donzelli Photography

È da questo compendio gioviale e spensierato che nasce la mostra alla Galleria Acappella a Napoli. Nove lavori sono esposti negli spazi di Vico a Cappella Vecchia, per la precisione cinque pitture e quattro bassorilievi, e quest’ultimi sorprendono positivamente per l’obsolescente matrice raramente visibile in questo periodo storico. Opere come Mamma sgrida figlio che guarda troppa tv e Gormiti – rispettivamente un bassorilievo in terracotta e un olio e acrilico su tela – mostrano nella loro manifattura l’intimità familiare, la giocosità immaginifica infantile, e soprattutto quel passaggio da una fase all’altra della crescita che trasmette a tratti dolore, a tratti indifferenza e a tratti necessità. La pittura dal titolo Spaghetti a Porta Palazzo simboleggia quei ricordi da perseverare, luogo legato emotivamente all’artista che lascia spazio alla spontaneità del momento e all’affetto che ne deriva.

Leonardo Devito, My Favourite Things, installation view, 2023, courtesy Galleria Acappella, Danilo Donzelli Photography

Leonardo Devito sceglie con semplicità di vivere la contemporaneità artistica con un disinteresse ludico, benevolmente infantile, guardando alla sua cultura e alla sua memoria per attingere una propria semantica “preferita”.

Info:

Leonardo Devito. My Favourite Things
28/04 – 5/06 2023
Galleria ACAPPELLA
Vico S. M. A Cappella Vecchia 8/A, Napoli
www.museoapparente.eu


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