Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese Alchemilla, ospita fino al 16 marzo 2024 The Painting Race, progetto espositivo e performativo del trio di artisti CANEMORTO, a cura di Antonio Grulli. Promossa da Alchemilla, la mostra è stata realizzata nell’ambito di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in concomitanza con Arte Fiera. Che dire? Possiamo solo parlare di genialità e avanguardismo ogni volta che conversiamo sul lavoro del trio CANEMORTO. Questa volta, però, gli artisti si sono notevolmente superati, andando a creare un vero e proprio evento nell’evento. Non solo opere d’arte, ma una vera e propria contaminazione ha invaso le stanze di Alchemilla, andando a coinvolgere in prima persona il pubblico e non solo.
La mostra, infatti, prevede la messa in scena di sei “quadri radiocomandati” provvisti di ruote, disposti all’interno di un circuito chiuso che attraversa tutte le sale dello spazio espositivo. The Painting Race mira a ribaltare la percezione comune dei dipinti su tela, oggetti preziosi, statici e intoccabili che normalmente vanno ammirati senza contatto fisico. All’interno della mostra, al contrario, i dipinti diventano opere mobili, a disposizione del pubblico per essere pilotati lungo il tracciato che si snoda attraverso le suggestive sale settecentesche di Alchemilla. Al circuito, che visivamente evoca una scultura brutalista e minimale, fanno da contraltare una serie di opere in tessuto dipinte a candeggina e realizzate su misura per inserirsi all’interno delle specchiature già presenti sulle pareti delle sale del Palazzo. Tramite questa dimensione ludica e partecipativa, The Painting Race annulla le distanze canoniche tra opere e visitatori, ironizzando sulle dinamiche fortemente competitive che caratterizzano il contesto delle fiere d’arte. Il pubblico, in questi casi generalmente relegato al ruolo di spettatore passivo, diventa protagonista all’interno della mostra, guidando le opere in solitaria oppure arrivando a sfidare altri visitatori in una gara di “pittura su ruote”.
Come mi ha anche specificato il curatore Antonio Grulli durante il nostro incontro: «C’è sempre un concept preciso dietro ogni loro progetto. In questo caso hanno deciso di lavorare sulle automobili radiocomandate che rimandano a molteplici elementi. È la settimana della fiera e quindi tocca l’idea della competitività. Il secondo concetto che emerge è la gara tra i generi pittorici, infatti ogni macchinina è legata a una determinata scuola pittorica. Una competitività, anche questa, che nel mondo dell’arte è estremamente forte». Un ribaltamento della fruizione, dunque, oggi più che mai necessario per poter dialogare con il pubblico. I richiami satirici, poi, sono molteplici, partendo dall’escamotage di ridurre a “gioco” l’arte, o l’elemento della sfida- gara dei dipinti come elemento di critica alla sua mercificazione e infine la desacralizzazione del luogo, palazzo storico ora contaminato da un’immensa pista per macchinine da corsa.
«Ci sono ovviamente vari riferimenti pittorici che CANEMORTO ha interiorizzato» mi ha spiegato Antonio durante il nostro giro tra gli arrazzi realizzati dagli artisti «uno di questi è il Futurismo, con l’idea della competizione, della velocità, della macchina ma anche il riconoscimento di un chiaro momento dove i pittori dell’epoca si sono chiesti per la prima volta come andare oltre la cornice, per ricongiungersi con la vita. Un po’ quello che pratica CANEMORTO. Il secondo grande riferimento è sicuramente Scarpitta, il quale ha realizzato meravigliose auto-sculture con cui ha gareggiato su circuiti veri». Inutile aggiungere che ho chiaramente provato le macchinine e ho miseramente fallito a ogni curva, dovendo a più mandati azionare la retromarcia. Curva Casadio, specialmente, è stata per me una vera e propria tortura, quindi state bene attenti nei prossimi giorni quando testerete la pista! L’importante è l’accortezza e non la velocità! Se no finirete come me, bloccate a ogni ostacolo! Per concludere, quindi, il grande successo di CANEMORTO è più che meritato, e la loro arte si conferma ancora una volta contemporanea e contingente. Decisamente una delle mostre più belle di tutto ART CITY 2024. Se avete ancora qualche punto sulla patente consiglio vivamente a tutti di andarli a perdere tutti qui, tra le mura di Alchemilla.
Info:
CANEMORTO. The Painting Race
a cura di Antonio Grulli
26/01 – 16/03/2024
Orari: venerdì e sabato, h 16>19. Mercoledì su appuntamento.
Alchemilla, Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43, Bologna
www.alchemilla43.it
Nasce a Genova ma attualmente vive a Bologna, città dove si è laureata all’indirizzo CITEM con una tesi sulla videoarte. Lavora nel mondo degli eventi nel settore della produzione ed è cultrice della materia di Studi Visuali all’UNIBO.
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