In occasione della quinta edizione del Festival “Between Land and Sea”, organizzata dalla Fondazione Studio Rizoma, Genny Petrotta presenta un’ode poetica allo spettacolo teatrale perduto sulla storia della Repubblica Popolare Contadina di Piana degli Albanesi, dal 26 maggio al 9 giugno 2024. Piana degli Albanesi è un paese, in provincia di Palermo, fondato più di cinquecento anni fa da una comunità arbëreshë, italo-albanesi che tuttora mantengono la lingua e le tradizioni. Il 31 dicembre 1944 un gruppo di giovani rivoluzionari, guidati da Giacomo Petrotta, proclamò la Repubblica Popolare Contadina di Piana degli Albanesi, frutto della ribellione alla cattiva gestione dei raccolti agricoli da parte di un’alleanza di grandi proprietari terrieri ed élite politiche che lasciavano la popolazione alla fame.
L’artista Genny Petrotta (1990), pronipote del leader, si è appassionata a questa storia sin da adolescente e, quasi ottant’anni dopo, ha realizzto il video Mamma Perdonami / Mëma më fal, partendo da un pezzo teatrale andato perduto in cui si narra la storia della Repubblica autonoma, con un testo in lingua arbëreshë. Genny Petrotta esplora le tracce della ribellione della comunità e raccoglie testimonianze di una storia perduta. Il seme dell’interesse viene piantato dai racconti della nonna che la informa delle torture che il prozio ha subito per essere socialista e libertario. Seicento giovani di Piana degli Albanesi, per cinquanta giorni, hanno cercato di cambiare il loro paese. In nome dell’unione e della comunità hanno agito sul potere invece che subirlo, ma la rimozione collettiva ha creato uno strato di silenzio e di nebbia. Nel video si racconta: «Avevamo tolto i vetri alle chiese per metterli nelle scuole. I santi potevano stare senza vetri, i bambini no», testimoniando lo stato di paura e di perdita di fiducia verso le autorità. La storia inizia e finisce con lo scontro con il potere, concludendosi con un totale oscuramento, celato – secondo un’ipotesi dell’artista – anche dalla vergogna per le torture subite.
Per permettere alla storia di sopravvivere, Petrotta coinvolge nel suo lavoro ragazzi e adolescenti, affinché coinvolti nella trasmissione orale e scritta. Un grande contributo è stato dato da Angela Lanza, che insieme a Giacomo Petrotta ha pubblicato Testimonianze da una repubblica contadina. G. Petrotta e i giovani di Piana degli Albanesi (Edizioni Centofiori, 1978), una lettura condivisa dall’artista con gli adolescenti nelle scuole del territorio, da cui sono nati dibattiti e riflessioni che si rispecchiano nel contemporaneo. Gli studenti sono stati coinvolti anche in una serie di laboratori per la realizzazione dei costumi di scena, supervisionati da Gabriele Petta. Hanno collaborato anche Angelo Sicurella per i laboratori focalizzati sul canto, Giuseppe Borgia per la scenografia e Gloria Dorliguzzo per la coreografia. Secondo la testimonianza di Giacomo Petrotta, in quei giorni è stata messa in scena pièce teatrale che racconta la storia della giovane repubblica autonoma, il cui testo è andato perduto. Per la realizzazione dell’opera è stato ricostruito il testo in lingua originale grazie al contributo di Giuseppe Schirò di Modica, amico di Giacomo Petrotta, da cui l’artista prende lezioni di albanese antico poetico. All’interno del video si recita «La lotta è il più bello dei sentimenti», nonostante le lacrime delle madri dei giovani torturati. Il punto di forza dell’intero progetto sono i figli, gli eredi della storia, i figli della terra di Piana degli Albanesi, quelli che Giacomo Petrotta non ha potuto avere a causa delle torture e quelli che hanno fatto una rivoluzione.
Il progetto Mamma Perdonami / Mëma më fal consiste in una videoinstallazione e un libro prodotti dalla Fondazione Studio Rizoma in collaborazione con Autostrada Biennale Prizren, con il sostegno di diverse istituzioni culturali nazionali e internazionali, inclusi il Museo Civico di Castelbuono, Genía Lab Art Palermo, Postane Istanbul, Inland Madrid, Museo delle Civiltà Roma e European Alternatives Parigi. L’iniziativa è, inoltre, realizzata grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito di Italian Council 2023.
Angelica Lucia Raho
Info:
Genny Petrotta. Mamma Perdonami / Mëma më fal
26/05 – 9/06/024
Museo Civico Castelbuono
Piazza Castello, Castelbuono (PA)
www.museocivico.eu
Lecce, 1999. Consegue una laurea triennale in Comunicazione e Didattica dell’arte e un biennio specialistico in Visual Cultures e pratiche curatoriali all’Accademia di Belle Arti di Brera. Collabora con riviste del settore e con progetti curatoriali indipendenti tra Lecce e Milano.
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