In occasione di Una Boccata d’Arte (25.06 – 18.09 2022) – il progetto d’arte contemporanea diffuso in tutta Italia promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua – in provincia di Barletta, nel piccolo comune di Spinazzola è stato invitato l’artista Simone Bacco (Roma, 1995). A curare e coordinare il progetto è stato VOGA, un’organizzazione no profit dedicata alla ricerca, produzione e valorizzazione dell’arte contemporanea in Puglia composta da Bianca Buccioli, Nicola Guastamacchia e Flavia Tritto. Una Boccata d’Arte, giunta ormai alla terza edizione – coordinata da Bruno Barsanti, neodirettore della fondazione Elpis – si pone come obbiettivo di innescare un dialogo tra artisti e territorio scegliendo come luoghi privilegiati borghi piccoli e spesso dimenticati dal turismo, ma non per questo meno belli delle provincie più note d’Italia.
In occasione dell’inaugurazione, sabato 25 giugno alle 18 circa, nel comune di Spinazzola, si è tenuta una maratona nei 700 metri che definiscono il perimetro del centro storico della cittadina. Sì, avete capito bene, si è trattato proprio di un evento sportivo. Giunti nel piccolo comune di Spinazzola, i visitatori e gli abitanti del luogo si sono registrati alla maratona, hanno ricevuto una maglia serigrafata e un numero, e gli è stato illustrato il percorso da svolgere. Percorso addobbato da stendardi, grafiche e altri addobbi contenenti delle frasi che invitavano i partecipanti a prendersi il loro tempo e a non seguire il percorso prestabilito, ma di godersi il momento esplorando la bellezza che li circondava e seguire il tragitto che preferivano, potendosi concedere pure di barare. Lungo le strade del centro storico, a seguire l’evento sportivo, c’era il collettivo Santa Barbara – composto da Alessandro Matera, Lucia Rizzo e Federico Francesconi – che, invitati da Bacco, ha costruito per l’occasione un risciò. Percorrevano le strade del paese facendo la telecronaca, intervistando i suoi abitanti e ospitando i partecipanti nel carro, invitandoli a spingere in salita o a pedalare con loro, a raccontare e raccontarsi.
In questo gioco di ospitalità e riscoperta di un luogo e di una comunità, si è svolta la Maratona di Simone Bacco, nella riuscita più totale di fusione tra vita e arte. Tra le strade correvano (o camminavano mentre bevevano birra, come me) in ordine sparso, contro corrente, in salita o in discesa: cani, asini, bambini, anziani, biciclette, risciò, abitanti di paese e di città. Tutti noncuranti dei giri svolti o delle strade percorse, tutti intenti a ridere e chiacchierare, e non a vincere; ricordandosi che lo sport è prima di tutto un gioco, e i giochi sono belli solo quando ci si diverte. E alla fine della corsa, quando si è tagliato il traguardo, il sindaco del paese, gli organizzatori e le organizzatrici dell’evento, gli assessori, l’artista, il pubblico dell’arte, amici e amiche, i corridori e perfino il prete della parrocchia locale, si sono scatenati in balli di gruppo con in sottofondo il sound del dj comunale.
I VOGA, curatori della maratona, scrivono: “Interessato ad attivare forme di partecipazione che intersecano luoghi e comunità, Bacco fa di questa manifestazione sportiva uno strumento per coinvolgere la cittadinanza – composta di corridori, residenti o semplici visitatori – in una dimensione circolare e temporanea in cui coesione sociale e competizione agonistica convivono. Elementi inattesi, performativi e teatrali accompagnano l’installazione e la gestione dell’evento, aprendo alla possibilità di barare, improvvisare e perdere deliberatamente. Tra pubblicità di un futuro immaginario, un portale di partenza e arrivo che fa eco alle vicine rovine del Castello e iscrizioni che invitano a trasgredire il circuito stesso della competizione, Simone Bacco ci invita tutti a prendere parte a un gioco di cui sono note le premesse ma imprevedibili i risultati. In questo gioco caleidoscopico di prospettive, Maratona mette al centro la questione del tempo: il tempo della competizione dei corridori, quello dell’attesa e del tifo, ma anche il tempo che ognuno di noi faticosamente insegue nell’agonismo quotidiano della nostra società. Non è allora, forse, la liberazione dal tempo il vero premio della maratona?”
Tutti i partecipanti (e non) sono invitati a tornare a Spinazzola il 28 agosto per la premiazione. In cosa consisterà davvero il premio? Chi vincerà? Ma infondo, a chi importa davvero vincere se ci siamo divertiti tutte e tutti?
Irene Angenica
Info:
Maratona: un intervento d’arte contemporanea di Simone Bacco per la terza edizione di Una Boccata d’Arte
coordinato da VOGA – Bianca Buccioli, Nicola Guastamacchia, Flavia Tritto
Premiazione: 28 agosto 2022 presso Largo Pignatelli, Spinazzola (BT)
Per tutte le immagini: Maratona: un intervento d’arte contemporanea di Simone Bacco per la terza edizione di Una Boccata d’Arte, photo: Christian Mantuano, courtesy: Fondazione Elpis
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