«Solo sulla mia scrivania si può trovare lo specchio pronto per la rasatura, come dal barbiere, la spazzola per i vestiti con le setole all’ingiù, il portamonete e il mazzo di chiavi da cui ne spunta una pronta alla bisogna, e la cravatta che cinge ancora in parte il solino smesso». Dai diari di F.K.
E poi matite con le punte spezzate, una scatola di fiammiferi vuota, un fermacarte di Karlsbad, un righello dal bordo accidentato, molti bottoni, lamette a rasoio consunte, un fermacravatte. Questi oggetti se ne stanno tutti sparsi sulla scrivania di Franz Kafka.
Le cose sono un urto. Entrano in collisione e non solo. A volte generano altro. Un dialogo tra forme e materiali che genera nuovi oggetti.
Utili, inutili? un urto anelastico: i due uniti e i frammenti di reazione che portano con sé metà della energia inizialmente disponibile. Sono dunque più fragili?
Energia cinetica dissipata durante l’urto anelastico:
Oggetti installati in un paesaggio d’archivio in disuso dove si è già consumata una performance.
Perché tutti i miei oggetti sono residui di eventi già passati.
La mostra VERWANDLUG (Metamorfosi) – un omaggio a Kafka di Monica Giovinazzi, viene presentata all’Atelier ALBERI nella Kirchengasse 33, a Vienna, che ospita numerose iniziative legate alla cultura italiana: performance, teatro, laboratori di traduzione, di teatro, mostre. Monica Giovinazzi sta attualmente lavorando anche ad una performance/installazione al WUK di Vienna su “Petrolio” di Pier Paolo Pasolini.
L’inaugurazione sarà il 21 febbraio prossimo e la mostra resterà aperta fino al 26 febbraio.
Per ulteriori notizie: info@rotehaare.at
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