Il ciclo estivo della GAMeC di Bergamo propone tre nuove mostre, con apertura il 30 maggio. La prima è quella dedicata a Jenny Holzer: Tutta la verità (The Whole Truth), a cura di Lorenzo Giusti, dove vengono presentate al pubblico una serie di proiezioni luminose appositamente ideata per la prestigiosa Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione di Bergamo. La celebre artista americana (a cui la rivista Juliet ha peraltro dedicato una memorabile copertina) utilizza il linguaggio per sfidare norme sociali, pregiudizi e violenze. Per questa installazione ha scelto i versi che toccano alcune delle tematiche a lei più care – identità, genere, dialogo – trattando in particolare il tema della crisi migratoria attraverso testi e poesie di scrittrici e scrittori non solo italiani (tra cui ricordiamo Patrizia Cavalli e Pier Paolo Pasolini), ma anche internazionali (come Wislawa Szymborska e James Schuyler). Le pareti della Sala delle Capriate, luogo simbolico dove storicamente si amministrava la giustizia cittadina, costituiscono la base visiva per questa serie di nuove proiezioni luminose. Holzer è artista americana di stampo concettuale che non avrebbe bisogno di ulteriori presentazioni, anche perché la mostra organizzata dalla GAMeC segue di solo due mesi l’inaugurazione della grande retrospettiva dell’artista al Museo Guggenheim di Bilbao; tuttavia ci piace ricordare che l’autrice nel 1975 ha avviato il suo primo lavoro di indagine sul linguaggio, toccando subito dopo le corde dell’installazione e dell’arte pubblica. Holzer si trasferì a New York nel 1977. Le sue prime opere pubbliche (Truisms, 1977-79), apparvero sotto forma di anonimi foglietti incollati su edifici, muri e recinzioni a Manhattan e dintorni. Frasi sintetiche e apodittiche, come Abuso di potere non sorprende e C’è una linea sottile tra informazione e propaganda, volevano essere provocatorie in modo da provocare delle reazioni da parte del pubblico. Da allora i suoi testi presero la forma di dichiarazioni strutturate, toccando dimensioni monumentale e supportate dall’elettronica. Altre sue celebri frasi sono apparse su T-shirt, adesivi, panchine. Le sue installazioni a LED hanno trovato collocazione in spazi pubblici di grande impatto come Times Square (New York) e sulle rive dell’Arno, a Firenze.
In contemporanea, le sale della Galleria ospitano il secondo progetto del ciclo La Collezione Impermanente: Libera. Tra Warhol, Vedova e Christo, a cura di Beatrice Bentivoglio-Ravasio, Lorenzo Giusti e A. Fabrizia Previtali. Nata dall’incontro tra le raccolte della GAMeC e un nucleo di prestigiosi lavori confiscati in Lombardia e gestiti dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati, l’esposizione presenta una ricca selezione di opere di alcuni tra i più importanti artisti internazionali della seconda metà del Novecento, tra cui ricordiamo i nomi di: Jean Arp, Christo, Sol LeWitt, Giuseppe Penone, Ettore Spalletti, Emilio Vedova, Andy Warhol.
Infine, la prima personale, in un’istituzione museale italiana, dell’artista Luke Willis Thompson. A cura di Edoardo Bonaspetti, “Guest curator” della prima edizione di un nuovo progetto espositivo promosso nell’ambito del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize, la mostra presenta un corpus di lavori appositamente concepito per lo Spazio Zero della GAMeC.
Info:
Jenny Holzer. The Whole Truth
Libera
Luke Willis Thompson
opening: 30 maggio
30.05 -> 1.09.2019
GAMeC – Bergamo
via San Tomaso n. 53
opening: giov 30 maggio, h 18.30
Palazzo della Ragione – Bergamo
opening: giov 30 maggio, h 19.00
Orari: lun -> dom: 10.00 – 18.00
martedì chiuso
Biglietto intero: 6,00 €
info: 035 270272
www.gamec.it
Jenny Holzer “New Corner” 2011. Foto Sang Tae Kim, courtesy GAMeC, Bergamo
Christo “Empaquetage” 1963. Foto © Roberto Morelli – Scalpendi editore, courtesy GAMeC, Bergamo
Jenny Holzer “Kind of Blue” 2012. Foto Collin LaFleche, courtesy GAMeC, Bergamo
is a contemporary art magazine since 1980
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