La 10a edizione del Milano Design Film Festival è stata un’edizione speciale e rinnovata nella forma e nei contenuti, con la nuova direzione artistica di Cristiana Perrella, affiancata dai guest curator Emanuele Coccia, Bianca Felicori e India Mahdavi. Nei cinque giorni di programmazione abbiamo potuto assistere a oltre 40 titoli in differenti location. Parliamo qui di uno dei migliori di questi eventi: il docufilm Palazzo Luce, scritto e diretto da Alessandra Galletta, che ha seguito il progetto di ristrutturazione del Palazzo dei Conti, situato nel centro storico di Lecce, voluto da Anna Maria Enselmi come sede ideale della sua importante collezione di design storico, e di opere di arte contemporanea con progetti site-specific che hanno trasformato la dimora storica di Maria D’Enghien, Regina consorte di Napoli dal 1407 al 1414, contessa di Lecce (1367-1446), in un nuovo spazio espositivo di grande interesse.
Il progetto è stato realizzato con il contributo per il design di Rossella Colombari e Nina Yashar, dell’architetto Giuliano Andrea dell’Uva per la ristrutturazione. Per la scelta delle opere di arte contemporanea si deve ringraziare la gallerista Lia Rumma, che ha selezionato gli artisti Martino Gamper, Antonio Marras, David Tremlett, Joseph Kosuth, Marzia Migliora, Giuliano Dal Molin, oltre a Gian Maria Tosatti e Michele Guido. Nella collezione di design di Anna Maria Enselmi sono presenti, tra le altre, opere di Gio Ponti, Franco Albini, Gae Aulenti, BBPR, Osvaldo Borsani, Luigi Caccia Dominioni, Carlo Mollino, Hans-Agne Jakobsson, Pier Giulio Magistretti, Ico e Luisa Parisi, Ettore Sottsass, Studio PFR, Seguso, Oscar Niemeyer, Audrey Large, Josè Zanine Caldas. La collezione di opere d’arte comprende, oltre ai nomi già citati, capolavori di Ettore Spalletti, Vanessa Beecroft, Pietro Consagra, Alfredo Jaar, Mimmo e Francesco Jodice, William Kentridge, Luca Monterastelli, Ugo Mulas, Gilberto Zorio, Marina Abramović, Brigitte Niedermair, Andrés Reisinger, David Tremlett, Andrea Bowers, Nazgol Ansarinia, Giuliano Dal Molin e Thomas Ruff.
L’opera di documentazione di Alessandra Galletta, per la realizzazione di Palazzo Luce, diventa essa stessa un importante momento di riflessione sull’arte contemporanea, una chiave di lettura delle dinamiche che sottendono le connessioni tra collezionista, gallerista, artista, allestitore e architetto, fino all’opera che vediamo esposta nello spazio, in questo caso, del palazzo stesso. Quindi un progetto corale che mette insieme passato, presente e futuro, competenze diverse, compresa quella della regista, che diventa parte dell’operazione di creazione di un evento destinato a tutti. Attraverso il docufilm attraversiamo le sale magnificamente arredate, ricche di storia e di opere, dalla reception alla biblioteca, dal living space alla stanza della musica, dalla terrazza al giardino ascoltando le parole dei personaggi che hanno reso possibile tutto ciò e che ci spingono ad andare a percorrere di persona questi spazi straordinari.
Info:
Alessandra Galletta, Palazzo Luce
presentato al Milano Design Film Festival
Emanuele Magri insegna Storia dell’Arte a Milano. Dal 2007 scrive dall’estero per Juliet art Magazine. Dagli anni settanta si occupa di scrittura e arti visive. Ha creato mondi tassonomicamente definiti, nei quali sperimenta l’autoreferenzialità del linguaggio, come “La Setta delle S’arte” nella quale i vestiti rituali sono fatti partendo da parole con più significati, il “Trattato di artologia genetica” in cui si configura una serie di piante ottenute da innesti di organi umani, di occhi, mani, bocche, ecc, e il progetto “Fandonia” una città in cui tutto è doppio e ibrido.
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