In origini c’è stato il festival di Arles, in Provenza, (Les Rencontres d’Arles ovvero Arles, Les Rencontres de la Photographie, fondato in sordina nel lontano 1970, quest’anno in onda dal 4 luglio al 25 settembre, e incentrato sul tema “Visible or invisible. A summer revealed”), poi è venuto il diluvio: fotografare è divenuta una pratica molto popolare e narcisistica, e le innumerevoli truppe di dilettanti allo sbaraglio, con l’uso smodato del cellulare in possibilità di ripresa e quasi in funzione di protesi corporea, hanno pensato di poter diventare “occhi fotografici” se non addirittura “registi cinematografici”, postando milioni di immagini sulle pagine social e invadendo il mondo di ricordi “gitaioli”, piatti di cibo, paesaggi folkloristici, e quant’altro si voglia aggiungere.
Ora, sulla falsariga dello spirito più autentico di una manifestazione festivaliera, articolata su più giornate e su più sedi, dal 21 luglio al 28 agosto 2022, torna nella Sicilia iblea (cioè nel quartiere più antico del centro storico di Ragusa, chiamato in dialetto ragusano Iusu), Ragusa Foto Festival, manifestazione internazionale dedicata ai linguaggi della fotografia contemporanea e alla valorizzazione di giovani talenti provenienti da tutto il mondo.
In tutto sono ben ventinove i progetti esposti negli antichi Palazzi La Rocca e Palazzo Cosentini, l’Auditorium San Vincenzo Ferreri (ex chiesa sconsacrata) e i Giardini Iblei. Questi i progetti proposti: “Artic Zero” di Paolo Verzone, “The ancien régime” di Tim Carpenter, “In the middle” di Alfredo Corrao, “A chijana da spiranza” di Carlo Bevilacqua, “Double Portrait” di Cemre Yeşil Gönenli, “Romanzo meticcio” di Davide Degano (vincitore del Premio New Photography indetto da Mia Fair), “The Day the Birds Stopped Singing” di Rick van der Klooster. A questi progetti individuali si unisce la collettiva “Armonia, una reciproca comprensione” curata da Urbanautica, piattaforma internazionale di cultura visiva, con autori provenienti da diversi paesi del mondo: Ciro Battiloro, Marion Belanger, Iole Carollo, Panos Charalampidis & Mary Chairetaki, Matteo Di Giovanni, Anna Laura Festa, Daniel Fleitas García, Gary Green, Tatiana Grigorenko, Hanne Lamon, Tommaso Rada, Georges Salameh, Maria Siorba, Tim Smith, Rob Stephenson, Luke Swenson & Jack Dash, Alys Tomlinson. Inoltre “Hell End in Hell” di Nanni Licitra è il progetto vincitore del Premio Miglior Portfolio 2021, mentre “This Was Tomorrow” di Andrea Iran/Barbara Cucinotta e “Tre mesi” di Greta Valente sono le menzioni 2021.
Durante le giornate inaugurali, da giovedì 21 a domenica 24 luglio, oltre all’apertura delle mostre alla presenza di alcuni dei fotografi selezionati per questa edizione, il progetto mette in campo tante iniziative che attraverso la fotografia e la sua presunta immediatezza comunicativa, possono aiutare a riflettere sulle possibilità di conciliare le immagini proposte con le molteplici sfide del contemporaneo, favorendo occasioni di dialogo, conoscenza, approfondimento e condivisione. Tra gli ospiti, che presenzieranno alle giornate inaugurali, ricordiamo i nomi di: Paolo Verzone fotografo; Tim Carpenter fotografo, scrittore, editore; Carlo Bevilacqua fotografo e videomaker; Giuseppe Leone fotografo; Gianluigi Colin artista e cover editor La Lettura; Alfredo Corrao fotografo, docente, artista; Antonio Biasucci fotografo e docente; Rick van der Klooster fotografo; Alba Zari fotografa; Donata Pizzi fotografa e collezionista.
Infine, come nella migliore tradizione di moltissimi festival fotografici, ci sarà una sezione dedicata alla “Lettura Portfolio”, dove tutti quegli autori che vorranno proporsi o ricevere un giudizio del tutto spassionato e gratuito potranno avere libero accesso. I migliori saranno comunque selezionati per il Premio Miglior Portfolio 2022. Le persone incaricate di questo servizio di selezione sono: Claudio Composti curatore e gallerista; Yvonne De Rosa fotografa e fondatrice Magazzini Fotografici a Napoli; Benedetta Donato curatrice e direttrice del Romano Cagnoni Award; Jenia Fridlyand fotografa e docente; Susanna Scafuri photo editor di Bell’Italia e Bell’Europa. Ovviamente, non potevano mancare i workshop, chicca di ogni festival e punto di ritrovo di tanti appassionati della fotografia. Due sono quelli in programma: “Dall’editing al foto libro” diretto da Jenia Fridlyand e Tim Carpenter e “Il vaso di Pandora”, diretto da Alba Zari. La preiscrizione è comunque obbligatoria.
L’edizione 2022 di Ragusa Foto Festival, che cade sotto il tema dell’Armonia, è diretta da Stefania Paxhia (giornalista e ricercatrice sociale, oltre che fondatrice del festival) assieme a Steve Bisson (curatore, docente ed editore). Armonia è parola che pur assumendo la complementarità come elemento fondante della società e, pur riconoscendo la presenza di conflitti e contrasti come parte inevitabile del vivere sociale, vuole tenere aperta la mente al bene comune, alla volontà di conciliazione, al desiderio di ascolto dell’altro e del diverso. L’intento è anche quello di far sì che questo insieme di iniziative possano aiutare a promuovere una riflessione sociale sulla condizione degli immigrati e sulla normalità della loro fatica quotidiana: persone che malgrado vivano spesso ai margini delle nostre comunità, sono una parte attiva dello sviluppo e della crescita dei nostri territori. Diciamo pure una visione utopistica di un futuro migliore e di cui (purtroppo) non si vede ancora l’orizzonte.
Prodotto e organizzato dall’Associazione Antiruggine, il Festival è patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali, MIC, e viene realizzato con il sostegno di: Caritas Italiana, Fondazione Con il Sud, Sicilia Fondo Sociale Europeo, Ambasciata e del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, Presidenza dell’Assemblea della Regione Sicilia e dei suoi Assessorati ai Beni Culturali e al Turismo, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e del Libero Consorzio Comunale di Ragusa e del Comune di Ragusa. Come dire un intreccio di energie con il fine di produrre positività.
Fabio Fabris
Info:
AA.VV., Ragusa Foto Festival
21/07 – 28/08/2022
Ragusa Ibla
ingresso gratuito
tutti i giorni tranne il lunedì
ragusafotofestival.com
Rick van der Klooster “The Day the Birds Stopped Singing” 2020-2021, progetto fotografico. © Rick van der Klooster, courtesy Ragusa Foto Festival
Alfredo Corrao “In the middle” (progetto fotografico che mira a rileggere, attraverso documenti d’archivio e sensazioni vissute in prima persona, gli anni di piombo in Italia). © Alfredo Corrao, courtesy Ragusa Foto Festival
Tim Carpenter “The ancien régime” 2015/2019, ciclo fotografico, silver gelatin print. © Tim Carpenter, courtesy Ragusa Foto Festival
Paolo Verzone “Artic Zero” (progetto fotografico basato su residenze multiple nelle isole Svalbard, in Norvegia) 2014/2020. © Paolo Verzone, courtesy Ragusa Foto Festival
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