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SAF (SOMALI ARTS FOUNDATION): in conversazione con Mahad Mohamed

SAF (SOMALI ARTS FOUNDATION) è un’istituzione d’arte contemporanea che ha come scopo quello di promuovere e creare ambienti favorevoli per le industrie creative in Somalia, fondata nel settembre 2020 da Sagal Ali, una professionista dell’arte e del patrimonio culturale somalo-danese e donna d’affari. Su questo argomento abbiamo avuto con colloquio con Mahad Mohamed, project manager di SAF.

Inner calm, outer connection Expo, 2022, photo courtesy Astaan Tv

Felicienne Lauro: La ringrazio molto per il suo tempo, mi sento onorata di avere la possibilità di parlare di SAF. Per iniziare, vorrei chiedere del processo di creazione di questa Fondazione d’arte e di quali sono i motivi che hanno portato alla sua creazione?
Mahad Mohamed: SAF è stata fondata nel settembre 2020 ed era ed è, tuttora, l’unica istituzione artistica che sta lavorando in Somalia. SAF è stata fondata principalmente per sostenere gli artisti locali, per donare loro uno spazio dove possono esprimersi ed esplorare diversi tipi di media artistici, ma anche per creare collegamenti sia a livello locale sia globale. Prima del 2020 era molto difficile trovare uno spazio come SAF dove gli artisti potessero unirsi, trovare una guida, trovare uno spazio in cui potersi incontrarsi, creare e anche esporre. Questo era ed è il principale obiettivo per SAF.

Cosa può veramente fare SAF per gli artisti somali?
Prima della SAF non c’erano spazi per gli artisti; quindi, questa fondazione li ha aiutati a riunirsi. La comunità somala ha attraversato molte difficoltà negli ultimi decenni, tra guerra civile e anarchia; SAF è diventata un ponte: aiuta la comunità a trovare una forma di auto-espressione, auto-guarigione utilizzando l’arte come un meccanismo di coping. Cerchiamo di aiutare non solo la comunità ma anche l’artista a esprimere ciò che sente e a crearlo sulla tela, nella musica o i un film. SAF è un luogo dove le persone possono trovare la loro voce e la loro guarigione. Il nostro obiettivo è quello di utilizzare l’arte per promuovere la pace e trovare la pace nell’arte.

Inner calm, outer connection Expo, 2022, photo courtesy Astaan Tv

Questo mi porta ad un’altra domanda: le fondazioni d’arte, così come i musei e le gallerie d’arte, possono avere un ruolo molto importante nella città in cui si stabiliscono, per l’istruzione e l’integrazione. Qual è il ruolo della SAF nella comunità? È una realtà indirizzata solo agli artisti o si cerca di aprire a tutta la popolazione? Avete uno scopo didattico?
Dalla creazione di SAF stiamo cercando di aiutare non solo gli artisti ma anche la comunità, attraverso workshop, residenze all’interno della gente del posto, facendo loro da guida. L’arte non è solo un prodotto da commercializzare, ma un luogo dove le persone possono esprimersi e trovare la loro voce. Per esempio, recentemente abbiamo creato un collettivo sia per l’artista e sia per chi voleva conoscere l’arte, in modo da godere del loro tempo libero e dare loro la fiducia per aprirsi alla creatività.

In che modo vengono scelti gli artisti sostenuti della Fondazione? Ho visto che si incoraggiano fortemente le artiste donne. Che ruolo ha la SAF nella comunità femminile somala?
Sebbene SAF non scelga artisti di un genere specifico, per gli ultimi eventi SAF ha promosso i lavori delle donne in quanto vi era un divario in cui la donna non era attiva nel settore creativo in Somalia: l’artista era solo maschile. Le donne in Somalia non hanno mai avuto un posto sicuro dove potevano imparare, esplorare. SAF vuole aumentare la loro fiducia in sé stesse e supportarle. Molte donne che sono venute a imparare la fotografia nei nostri workshop sono riuscite a fare della fotografia il loro lavoro a tempo pieno, e SAF le ha aiutate con le attrezzature, con i lavori e per costruire passo dopo passo il loro lavoro. Hanno fatto un percorso straordinario, e siamo molto orgogliosi di loro.

Through my lens, Expo, 2022, photo courtesy Mahad Mohamed

Pensa che la SAF abbia aiutato la comunità artistica in Somalia? A tre anni dalla vostra apertura, vede qualche differenza rispetto a prima? Ha ispirato l’apertura di altre realtà artistiche o rimanete un caso isolato?
Ci sono alcuni artisti che grazie a SAF hanno aperto il proprio studio, alcuni hanno creato i propri luoghi di esposizione: hanno finalmente il potenziale di andare avanti, di vedere l’arte al di là di come la vedevano prima. C’è ancora molto lavoro da fare, ma bisogna sempre ricordarsi che siamo partiti da zero.

Quali sono i suoi piani per la Somali Art Foundation? Avete in programma di aprire altre sedi, magari in altre città?
Anche se siamo fisicamente situati a Mogadiscio, in Somalia, lavoriamo con artisti somali a livello globale e la nostra ambizione è quella di avere contatti in tutto il Corno d’Africa, e in tutta la diaspora.

Felicienne Lauro

Info:

https://www.somaliartsfoundation.org/


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