“Se avessi potuto inventare un fiore, quale sarebbe?”
“Il tulipano! Ha un design semplice ed è disponibile in vari colori”
Linee curve, tonalità pastello, passione per la monocromia. Una particolare predilezione per il design degli anni ‘60, ‘70 e ‘80, un occhio di riguardo per i grandi maestri dello stile scandinavo e un amore dichiarato per l’audacia e l’inventiva del gruppo Memphis. L’approccio al design di Gustaf Westman, il giovane designer svedese che vive e lavora a Stoccolma, formatosi alla facoltà Architettura e Design alla Chalmers University di Göteborg, è fresco, giocoso e contemporaneo. Chi avrebbe sempre desiderato avere in casa Ultrafragola, lo specchio tutte curve di Ettore Sottsass, certo apprezzerà il brio delle linee ondulate di Curvy Mirror, lo specchio giocattolo dal design semplice, e disponibile in vari colori, tra i pezzi di maggior successo di Westman. Tra le sue realizzazioni più iconiche, il divano monoblocco, moderno, ma con un’allure anni ‘70, e la linea di complementi d’arredo che, nonostante abbia tutta l’aria di essere fatta di panna montata, è in realtà ricoperta di una schiuma poliuretanica ecologica. Con il suo pop scandinavo, il designer che “odia il lusso” e sogna una produzione di qualità a prezzi accessibili sembra incarnare perfettamente il gusto di una generazione giovane che, spesso caratterizzata da uno stile di vita differente e da una disponibilità economica inferiore rispetto alle generazioni precedenti, è in grado di apprezzare un design ricco di valori estetici e formali (tra i quali, anche la semplicità), piuttosto che necessariamente materiali.
In un’intervista, Gustaf Westman ci racconta quali sono le sue fonti di ispirazione, i suoi progetti futuri e la sua idea di design, tutt’altro che snob.
Laura Guarnier: Ciao Gustaf. Ti ricordi il primo oggetto che hai realizzato nella tua vita?
Gustaf Westman: È difficile da dire. Quando ero piccolo giocavo a essere un designer. Ho più di 100 sketchbook con i miei disegni. L’oggetto più vecchio che conservo ancora è una piccola tazza blu dove tengo le penne, che ho fatto quando avevo forse 10 anni.
La tua ricerca si concentra principalmente sul design del mobile o c’è dell’altro?
Attualmente mi sto concentrando sul design di mobili. Ma ho studiato architettura e in futuro vorrei progettare anche degli edifici. Ad ogni modo, sono interessato all’idea generale di design, che vorrei quindi esplorare anche in altri campi. Mi piacerebbe molto per esempio applicarlo alla moda.
Da dove attingi il tuo immaginario? Quali sono le tue principali fonti di ispirazione, i tuoi maestri, le epoche che ti hanno segnato maggiormente?
Direi che i “maestri” per me sono sempre stati i grandi designer danesi, come Hans Wegner, Arne Jacobsen, Poul Kjærholm. In questo momento, per quanto riguarda il mio stile, la maggiore fonte di ispirazione è probabilmente il Gruppo Memphis, ma guardo anche molto alla realtà attuale in cui viviamo.
C’è una filosofia, una linea guida nei tuoi progetti e nel tuo lavoro di designer?
Cerco di non impormi delle regole. Alcuni anni fa ero più attento a seguire i trend del settore, e i risultati erano più sobri, ma anche più lontani dal mio stile. Non funzionava, non ero io. Ora progetto quello che sento e forse è per questo che piace di più anche alle altre persone.
Per chi fai design? Chi è il target ideale che arrederebbe la sua abitazione con i tuoi mobili e i tuoi oggetti?
Penso di creare per me stesso e per le persone come me: per chiunque sia un po’ più interessato al design. Il mio obiettivo è una produzione accessibile, locale, su piccola scala, dal design unico, che possano acquistare in tanti. Fondamentalmente, odio il lusso.
Per concludere, ci descriveresti il tuo lavoro con 5 parole?
Colori, forme, divertimento, natura, caramelle.
Il fiore invece − già lo sappiamo − sarebbe il tulipano.
Info:
gustafwestman.com
Instagram @gustafwestman
Fotoritratto di Gustaf Westman
Un allestimento progettato da Gustaf Westman
Storica dell’arte contemporanea, vive a lavora a Venezia. Contributor per riviste di settore, addetto stampa e content creator, si occupa inoltre dell’organizzazione e della comunicazione di un progetto di residenze d’artista in Piemonte.
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