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Szaweł Płóciennik a NOVO space di Eduardo Secci

Szaweł Płóciennik a NOVO space di Eduardo Secci

Nella cultura visiva contemporanea, il concetto di “plasticità” di Catherine Malabou offre l’occasione per riflettere sulle potenzialità di ciò che si trova tra le dualità imposte dalla cultura occidentale, come natura e cultura, ciò che è maschile e femminile, artificiale e naturale. La plasticità caratterizza il rapporto tra la materialità e gli eventi accidentali che accompagnano l’evoluzione della forma, la quale, mutando, distrugge irreversibilmente la possibilità di ritornare alla forma precedente. Per Malabou, plasticità significa capacità di evolvere la forma del soggetto e l’entusiasmo che ne deriva nel dare o prendere una nuova sembianza attraverso la selezione consapevole dei componenti che la costituiscono.

Szaweł Płóciennik, installation view at NOVO space di Eduardo Secci Contemporary, photo Stefano Maniero, courtesy of the Artist and Eduardo Secci Florence – Milano

È in questa chiave che l’artista polacco Szawel Płóciennik crea corpi non binari sulla tela pittorica, sfuggendo alle classiche categorie estetiche. Dopo una mostra estiva dei suoi dipinti presso la sede marittima della galleria Eduardo Secci Contemporary di Pietrasanta, in Toscana, Płóciennik ha presentato le sue opere a Firenze il 24 novembre, nello spazio sperimentale NOVO. Il processo di sperimentazione di diverse forme di espressione artistica è caratteristico della pittura di Szaweł Płóciennik, che nasce da esperimenti formali consistenti nella combinazione di varie tecniche pittoriche su tela, su cui vengono aggiunti e sottratti strati di emulsione, raschiati o mescolati acrilici, colori ad olio o pitture con un aerografo.  Queste numerose azioni ben ponderate portano alla creazione di un mondo di soggetti umani e non umani intrecciati, catturati nel processo di deformazione di forme geometriche semplificate che mutano in maschere umanoidi sovrapposte.

Szaweł Płóciennik, installation view at NOVO space di Eduardo Secci Contemporary, photo Stefano Maniero, courtesy of the Artist and Eduardo Secci Florence – Milano

Il lavoro di Płóciennik mostra indubbiamente l’influenza del suo mentore, Jarosław Modzelewski, pittore e illustratore, membro del famoso collettivo artistico Gruppa con sede a Varsavia. Negli anni ’70 e ’80, i membri di questo gruppo dipingevano quadri figurativi saturi di colore, che venivano percepiti dal pubblico come antiestetici. Il coinvolgimento personale diretto degli artisti nei problemi sociali della legge marziale vigente (all’epoca) in Polonia è stato tradotto dai membri del collettivo Gruppa in un linguaggio artistico realizzato in un’estetica neoespressionista. Nella loro pratica, i membri del Gruppa non erano indifferenti alle tendenze sviluppate dagli artisti loro contemporanei all’estero, rappresentando tendenze come la Neue Wilde o la transavanguardia italiana. È stata l’esplorazione della saturazione del colore, la pittura e la costruzione di forme semplificate, la sperimentazione di tecniche pittoriche come l’olio su tela, le xilografie, i collage che ha fatto sì che gli artisti del collettivo trovassero nelle loro opere un metodo per esprimere tensioni sociali e dilemmi personali superando la censura da parte dell’apparato dirigente polacco.

Szaweł Płóciennik, installation view at NOVO space di Eduardo Secci Contemporary, photo Stefano Maniero, courtesy of the Artist and Eduardo Secci Florence – Milano

I membri del Gruppa percepivano la realtà come assurda e grottesca, priva di valori nobili.  La libertà dell’individuo manifestata nel carattere “selvaggio” della pittura come azione carica di provocazione, ironia amara e rappresentazioni oscene di corpi è stata una risposta alla brutalità della sfera politica. Come gli artisti che hanno creato il canone neo-avanguardista degli anni ’80, Płóciennik non è indifferente al contesto socio-politico del suo tempo. Nelle sue deliberazioni, analizza il discorso critico contemporaneo, cercando di elaborare i problemi affrontati dai suoi maestri e dalla comunità artistica polacca contemporanea.  Un aspetto importante nel lavoro dell’artista è stata la mostra dello scorso anno presso la Galleria Promocyjna di Varsavia intitolata “Obrazy uczuć religijnych” (Offesa ai sentimenti religiosi), che si riferiva perversamente all’articolo 196 del codice penale polacco sul reato di offesa ai sentimenti religiosi. Durante questa mostra, ambientata nel contesto socio-politico polacco in cui il pubblico era ancora scioccato dall’entrata in vigore della legge che vieta l’aborto, l’artista ha presentato al pubblico di Varsavia ritratti pieni di umanoidi deformi dal colore della pelle astratto, presentati in modo affermativo.

Szaweł Płóciennik, installation view at NOVO space di Eduardo Secci Contemporary, photo Stefano Maniero, courtesy of the Artist and Eduardo Secci Florence – Milano

Płóciennik, sperimentando tecniche pittoriche su tela o pubblicando saggi riflessivi su riviste d’arte accademiche, studia il processo creativo e cerca di analizzare i problemi della posizione dell’artista nella situazione di incertezza socio-economica contemporanea.  La categoria della plasticità aiuta a cogliere la dinamica del suo processo creativo, che mette alla prova la tela pittorica modellando con cura gli strati di emulsione sulla sua superficie, esaminando la saturazione di colore e luce.

Szaweł Płóciennik, installation view at NOVO space di Eduardo Secci Contemporary, photo Stefano Maniero, courtesy of the Artist and Eduardo Secci Florence – Milano

Płóciennik esplora il suo subconscio mescolando gradualmente le tecniche pittoriche e studia attentamente i riferimenti e le associazioni religiose e mitologiche delle storie dell’infanzia nei soggetti delle sue opere. Il risultato dei suoi esperimenti è la creazione di un mondo di corpi non binari e la deformazione delle loro forme umanoidi, che cambiano sotto l’influenza del processo di formazione sulla superficie della tela, mutando in forme geometriche figurative che si trasformano in tessuto organico. Le opere presentate nella galleria Eduardo Secci Contemporary creano, in un certo senso, un calendario di stagioni che seguono una narrazione intima.

Szaweł Płóciennik, installation view at NOVO space di Eduardo Secci Contemporary, photo Stefano Maniero, courtesy of the Artist and Eduardo Secci Florence – Milano

Nell’opera First Snow (2022), l’atmosfera effimera è intensificata dalla presenza di frammenti di maschere dinamicamente sovrapposte, create da emulsioni di spray e pittura a olio mescolate su tela e poi parzialmente raschiate via sulla superficie del corpo umanoide raffigurato. Questa strategia creativa ricorda la pittura astratta di Hans Hartung. In The Troop (2022) Płóciennik raffigura una famiglia patchwork, in cui la categoria della plasticità ci permette di immaginare una comunità composta da un gigante umano che vive in simbiosi con un puma, un pierrot e un insetto, presentando la comunità come un organismo vivente consapevolmente formato da soggetti umani e non umani. Night Prayer (2022) è un bassorilievo perfettamente modellato nei toni del paesaggio notturno, raffigurante il mondo del corpo umanoide nella poetica di un sogno, la cui forma convessa emerge dalla cornice. Il pittore cerca consapevolmente di non astrarre le sue figure dal contesto, affinché non perdano la loro aura, e questa azione richiama alla mente la visione di un antropocentrismo morente.

Szaweł Płóciennik, installation view at NOVO space di Eduardo Secci Contemporary, photo Stefano Maniero, courtesy of the Artist and Eduardo Secci Florence – Milano

Attraverso la natura processuale dei suoi dipinti, ambientandoli in un contesto sociale locale o scrivendo saggi riflessivi, Płóciennik cerca di catturare una narrazione a più livelli sul mondo che lo circonda. È il grado di consapevolezza della saturazione del colore e della luce sulla tela, gli esperimenti formali con la trama e il gioco con la complessità dello strato simbolico che colpiscono lo spettatore quanto più si discosta dall’intenzione di rappresentazione realistica delle forme.

Info:

Szaweł Płóciennik
24/11/2022 – 14/01/2023
NOVO space di Eduardo Secci Contemporary
Piazza Carlo Goldoni 2, Firenze
www.eduardosecci.com


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