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The Next Real: in dialogo con Sofia Marasca

The Next Real: in dialogo con Sofia Marasca

Apre al pubblico da martedì 17 settembre, presso la Biblioteca Salaborsa di Bologna, When they see us, la mostra sull’impatto del tracciamento nello spazio fisico e digitale delle nostre vite, curata dall’organizzazione culturale Sineglossa e promossa dalle associazioni The Good Lobby e Hermes Center for Digital Rights e info.nodes, già attive per la campagna contro il riconoscimento biometrico Reclaim Your Face. La mostra When they see us è inoltre la prima iniziativa di The Next Real, una rassegna di eventi che Sineglossa cura a Bologna tra settembre 2024 e giugno 2025, su arte, intelligenza artificiale e società. Per saperne di più, però, noi di Juliet abbiamo avuto l’onore di poter intervistare e conoscere Sofia Marasca di Sineglossa, la quale ci ha raccontato tutto ciò che ha portato alla nascita di The Next Real e cosa accadrà durante la rassegna, dall’apertura con When they see us, fino alla fine del 2025.

Sofia Marasca, responsabile comunicazione dell’associazione culturale Sineglossa

Sara Papini: Come nasce l’idea di The Next Real?
Sofia Marasca: The Next Real nasce dalla volontà di proporre alla città di Bologna una ricerca che Sineglossa sta portando avanti fin dal 2019, su come l’arte sia uno strumento per conoscere e indagare le sfide che l’intelligenza artificiale pone alle nostre vite personali e alla democrazia. Quando ancora l’IA era sconosciuta alle masse, Sineglossa la mise a disposizione dei cittadini per sognare la città del futuro. Oggi l’IA è diventata la tecnologia capace di rivoluzionare tutti i settori della nostra vita quotidiana e abbiamo voluto organizzare una rassegna annuale, con performance, laboratori, talk e tavole rotonde, per esplorare le contraddizioni tra le opportunità offerte da queste sorprendenti macchine intelligenti e, al contempo, i timori per la trasformazione del nostro senso di realtà e per le ingiustizie sociali che potrebbero amplificare. Abbiamo coinvolto artisti che trasformano questa tecnologia, progettata per risolvere problemi, in artefatti e esperienze che generano stupore e emozioni, e consentono a un pubblico più ampio di diventare consapevole dei limiti e delle potenzialità dell’IA.

Dries Depoorter and Bieke Depoorter, “Border Birds”, photographic print, 2022, courtesy the artists and Sineglossa

Quali sfide comporta organizzare un evento così complesso, formato da moltissimi appuntamenti e diffuso su molteplici location?
È stato fondamentale lavorare in un’ottica di rete, costruendo alleanze con soggetti di varia natura (università, centri di ricerca, enti pubblici, organizzazioni no profit, fondazioni, collettivi informali), per organizzare al meglio tutti gli eventi e idearne di nuovi. Ad esempio, per la giornata di studi sull’autorialità abbiamo ottenuto tramite il patrocinio del Comune di Bologna l’utilizzo dell’Auditorium Biagi in Biblioteca Salaborsa, e in questo modo l’evento, che negli anni scorsi si svolgeva fuori città, al CINECA, per quest’anno sarà nel cuore di Bologna, accessibile a chiunque. Oltre al partner CINECA, tra i maggiori centri di calcolo in Italia e uno dei più avanzati al mondo per il calcolo ad alte prestazioni (High Performance Computing – HPC), abbiamo collaborato con ART-ER Attrattività Ricerca Territorio per curare alcuni appuntamenti all’interno del Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub, lo spazio di oltre 120mila metri quadri di superficie, nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi, già sede del supercomputer Leonardo e del Centro Meteo per le Previsioni a Medio Termine, e che di recente ha ospitato il G7 Scienza e Tecnologia. L’elenco dei partner è ampio, comprende la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Onlus, le organizzazioni no profit The Good Lobby, Hermes Center e info.nodes, la Fondazione Bruno Kessler, 24 Frame Future Film Fest e Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia. Uno spazio è dedicato alla formazione degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che parteciperanno a seminari e laboratori condotti dagli artisti protagonisti di The Next Real. Abbiamo poi lavorato in collaborazione con due festival storici della città, per inserire alcuni eventi della rassegna nel loro programma: il ROBOT Festival, la manifestazione di musica elettronica e arte visuale di Shape APS, che ogni anno porta a Bologna numerosi artisti della scena internazionale, e il Festival del Presente, l’evento di Pandora Rivista diretta da Giacomo Bottos.

Dries Depoorter, “Jaywalking”, exhibition view at Mirage Festival, 2019, ph. Marion Bornaz, courtesy the artists and Sineglossa

The Next Real si muove su molteplici versanti e in un periodo molto prolungato: quali sono gli eventi che consiglieresti a tutti di non perdere tra settembre 2024 e giugno 2025?
Sicuramente l’opening della mostra When they see us, l’evento che apre la rassegna The Next Real: il 17 settembre alle 18.00 in Biblioteca Salaborsa inauguriamo un percorso espositivo sull’impatto delle tecnologie di tracciamento fisico e digitale nelle nostre vite onlife. Poi il 25 settembre, sempre in Salaborsa presso l’Auditorium Biagi, alle 15.30, ci interrogheremo su cosa significa essere un autore oggi, con Giovanni Leghissa, filosofo UNITO tra i più brillanti esperti di Foucault in Italia, Maurizio Lana, digital humanist di UNIUPO, Francesca Lagioia, part-time Professor allo European University Institute di Firenze e Senior Assistant Professor all’Università di Bologna, gli artisti Francesco D’Isa, Roberto Fassone e Kamilia Kard e lo scrittore Wu Ming 2. Durante il ROBOT Festival, venerdì 11 ottobre negli spazi di DumBO, per la sezione ROBOT Learn, condurremo un talk per scrivere la fantascienza del futuro, quella a cui si ispireranno le scienziate e gli scienziati di domani per inventare le tecnologie delle società che desideriamo, con Carlo Rosselli, musicista, attore, regista e formatore teatrale, Nicoletta Vallorani, scrittrice di fantascienza, e Alessandro Vietti, ingegnere, scrittore e divulgatore scientifico. Sempre venerdì 11 ottobre, alle 19, saremo alla Chiesa di San Barbaziano, inedita location del ROBOT Festival, per il debutto italiano di Waluigi’s Purgatory, una performance audiovisiva interattiva del duo dmstfctn, con musica dal vivo di Evita Manji, che anticipa l’installazione di dmstfctn che presenteremo a febbraio al Tecnopolo.

Tactical Tech, “The Glass Room”, ph. Ahmad AlNemr, courtesy the artists and Sineglossa

Nel 2025 arriva l’appuntamento più atteso: a febbraio ci sarà la prima internazionale della nuova opera di dmstfctn, il duo di artisti che abbiamo selezionato per realizzare un’installazione audiovisiva interattiva sul tema delle fake news al Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub di Bologna. Infine ad aprile per Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Onlus esporremo AI MANIFESTA, la rielaborazione creativa che sta realizzando l’artista Francesco D’Isa, in collaborazione con Chiara Moresco, a partire dai messaggi e dai manifesti politici conservati su manifestipolitici.it, la banca dati sul manifesto politico e sociale che rende consultabili circa 16mila documenti iconografici, datati dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri.

Info:

www.sineglossa.it


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