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Thomas De Falco inaugura il programma triennale de...

Thomas De Falco inaugura il programma triennale del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese

GOLD – While all Flow’rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose, (ORO – Mentre tutti i fiori e tutti gli alberi si chiudono per tessere le ghirlande del riposo) è la mostra personale di Thomas De Falco, che inaugura il programma espositivo triennale della nuova direttrice, Elsa Barbieri.Le trentacinque opere tessili, di cui la maggior parte realizzate per l’occasione, ci parlano – attraverso la loro fattura, il materiale e la forma – di natura, mondo e vita. Percorrendo le sale, così diverse le une dalle altre, e che si prestano a variazioni di proposte, vediamo lo svolgersi in progressione del lavoro dell’artista. Sin dalla prima sala, attraverso l’opera Red seed (2024), un arazzo in cotone, seta, lino, canapa e fili d’oro il cui filato si trasforma dalle due dimensioni, a un accumulo tridimensionale di tessuto che s’inspessisce, s’incarna, si fa corpo di donna con intrecci e fessure che rimandano al grembo materno.

Thomas De Falco, “Red seed”, 2024. Dettaglio arazzo

Si passa poi alla complessa installazione site-specific Tree (2024), formata da sculture tessili in lana, cotone, e seta, dove osserviamo veri e propri corpi gonfi, da cui si dipanano radici, estensioni, elementi pendenti come organi, cordoni ombelicali, arterie, vene dalle molteplici interpretazioni. Ancora più evidente nella quarta sala, con l’installazione site-specific Egg-Stone (2024) sculture in cotone, lino, seta, con interventi di ricamo e disposte in cerchio. Nella stessa sala troviamo un Abito scultoreo (2011) utilizzato negli anni per diverse performance e modificato di volta in volta: infatti è stato indossato durante la performance inedita WO-MAN, curata da Clara Tosi Pamphili, che ha accompagnato la presentazione del catalogo, sabato 7 dicembre.

Thomas De Falco, “GOLD”, installation view, Museo Arte Contemporanea Cavalese. Ph. Erjola Zhuka

Tornando alla diversità degli spazi, nella terza sala, un’attenzione speciale va dedicata alla piccola bow window, che prende il nome di Erker, in cui l’artista e la curatrice hanno posto Seed (2024) ancora una scultura tessile in cotone, lana, seta e filo d’oro, che gode di un risalto notevole. A volte Thomas De Falco parte da un elemento preesistente, per esempio un giocattolo, e lo ingloba nel suo linguaggio come in Untitled (2024): si tratta infatti di un dinosauro in plastica con elementi di cotone, seta, e fili d’oro. Oppure aggiunge agli elementi soliti qualcosa in più prendendolo dal mondo circostante come le due opere esposte negli spazi di Triennale Milano tra il 2017/2018, si tratta di: Untitled (2013) una scultura in cotone, seta, lana in cui troviamo filo di ferro. O ancora World (2017) scultura tessile su tela con wrapping in cotone, lana, e fili d’oro a cui si aggiungono rami d’albero. E ancora Nature (2017) arazzo con wrapping in cotone, nylon, canapa, lana in cui c’è anche della pelle.

Thomas De Falco, “Seed”, 2024. Installation view, Museo Arte Contemporanea Cavalese

Nella quinta sala troviamo uno dei suoi tanti libri d’artista che riguarda il periodo 2022-2024 ed è arricchito con disegni mescolati a materiali vari, come foglie, rami, paglia, fieno. Per l’artista che vive tra Milano, Parigi e l’America il mondo è ovunque lui sia, stabilendo sempre un’intima connessione con la natura e il territorio circostante. La sua esigenza primaria è il bisogno di relazione con gli altri, esplicitata nell’estetica che lo contraddistingue e sottolineata nella Stanza della Ricerca, con le opere dei dieci artist* selezionat*: Dionysis Saraji, Zehra Doğan, Rosa Lüders, Andrea Mauti, Carol Rama, Dionysis Saraji, Greta Schödl, Urara Tsuchiya, Francesco Vezzoli e Zoe Williams, che la direttrice Elsa Barbieri e De Falco hanno scelto come forma d’incontro – che è figura del vivere sociale – e come luogo del raccoglimento dove ogni passo, o ogni respiro, è conoscenza e immaginazione, interrogazione di sé e relazione interiore con il corpo femminile e con la natura.

Thomas De Falco, “GOLD”, installation view, Museo Arte Contemporanea Cavalese. Ph. Erjola Zhuka

D’altronde lo dice chiaramente l’artista: «La natura è il centro della mia ricerca. Il mio lavoro nasce dalle radici, dagli alberi, dalle foglie. Collegandola alla natura la scultura tessile prende vita». E citiamo anche una critica esperta in arte tessile, Barbara Pavan: «Enfant terrible della tessitura se è vero, com’è vero, che già all’epoca in cui frequentava la Scuola Superiore di Arazzo del Castello Sforzesco a Milano le sue opere forzavano la bidimensionalità proiettandosi verso la terza dimensione e trasformandosi, a tutti gli effetti, in sculture, Thomas De Falco è, a mio parere, tra gli artisti che utilizzano i linguaggi tessili e in particolare le tecniche dell’arazzeria, uno dei più interessanti sulla scena internazionale».

Info:

Thomas De Falco, GOLD – While all Flowrs and all Trees do close To weave the Garlands of repose
(ORO – Mentre tutti i fiori e tutti gli alberi si chiudono per tessere le ghirlande del riposo)
a cura di Elsa Barbieri
23/11/2024 – 9/3/2025
Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese
Piazzetta Rizzoli 1, 38033 Cavalese (TN)
artecavalese.it
museoartecontemporaneacavalese


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