Nella mostra UMANO&DISUMANO troviamo oltre trenta artisti di provenienza, cultura e generazioni diverse: Fabio Bolinelli, Erika Bonato, Corrado Bonomi, Isabel Carafi, Giorgio Cavazzano, Franco Cimitan, Federico Clapis, Dambros, Michele De Marchi, Omar Galliani, Hackatao, Petia Ivanova, Laure Keyrouz, Abdallah Khaled, Mark Kostabi, Lanfranco, Philippe Leblanc, Adolfo Lugli, Ugo Nespolo, Pain Azyme, Barbara Pelizzon, Giovanni Pulze, Günter Pusch, Tobia Ravà, Elisa Rossi, Alberto Salvetti, Hana Silberstein, Roberto Stelluti, Annamaria Targher, Cesare Vignato, Paola Volpato. Il progetto è di Maria Luisa Trevisan, testi in catalogo di Antonio Costanzo, Francesca Piana, Maria Luisa Trevisan.
Questa iniziativa vuole far riflettere sul fatto che l’uomo ha molte sfaccettature, come insegna anche la psicanalisi, quindi all’interno dell’essere “umano” c’è anche l’aspetto “dis-Umano”: nel senso più ampio del termine: l’uomo salva ma anche distrugge. Oltre ad aver fatto sparire molte specie, sta preparando anche la sua scomparsa. Molte opere trattano la figura femminile in vari contesti e situazioni anche difficili e in particolare della violenza sulla donna. Si parla oltre che di ambiente, di città, di conflitti, di migrazioni, di relazioni interpersonali, interculturali, ma anche dell’uomo e della sua metamorfosi contemporanea e della sua ibridazione con la macchina, e quindi di cyborg e robotica, nonché delle trasformazioni dei rapporti umani (nel bene e nel male) dovute ai social, al digitale e all’informatica. Spetta a ognuno tirare fuori la parte migliore.
Nell’ambito della mostra sono organizzati eventi, incontri culturali, spettacoli e concerti che inizieranno a partire dal 29 giugno alle ore 21.00 con la presentazione del libro La ragazza di Chagall (Forum ed., Udine, 2018) di Antonella Sbuelz e termineranno il 10 novembre con la visione del docufilm Antonio Ligabue l’Uomo di Ezio Aldoni, in occasione del finissage della mostra. Il progetto su Ligabue è il risultato di due anni di ricerche e interviste a persone viventi che hanno avuto contatti di vita con il pittore. Nel film documentario l’occhio attento e poetico del regista riesce a ritrarre con pazienza e maestria il paesaggio, che era stato fonte d’ispirazione per l’artista, il quale nella sua semplicità e immediatezza indica la via da seguire, quella della natura, da sempre maestra insuperabile di vita.
UMANO&DISUMANO
a cura di Maria Luisa Trevisan
26 mag – 10 nov 2019
(chiusura estiva: 15.07 – 18.09)
PaRDeS, via Miranese 42, Mirano
orari: da mer a dom, 16.00 – 19.00 su prenotazione
opening: 26 mag, dalle h 17.00
Art Factory, Dorsoduro 2324, Venezia
5 giu – 5 lug 2019
orari: da mer a ven 15.30 – 19.30; sab e dom 10.30 – 13.00
opening: 5 giu, dalle h 18.00
info: 3491240891; artepardes@gmail.com
Immagine di copertina: Mark Kostabi, The Joy of Text (Fastidious), 2015, olio su tela, cm 50 x 50
is a contemporary art magazine since 1980
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