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Viaggio nelle novità artistiche bolognesi: l’eros secondo il collettivo “Gli Infanti”

Cosa vuol dire “Eroticamente”? Che forma, o meglio quali differenti forme, può assumere l’erotismo attraverso gli occhi di chi si dichiara bambino? Se a chiederselo sono degli “infanti”, infatti, il discorso artistico si fa complesso e molto interessante.  Curiosi per natura, spinti come sono dalla voglia di fare più che dalla necessità di discutere, “Gli Infanti” hanno inaugurato domenica 19 marzo una mostra/happening, “Eroticamente” appunto, nella sede dell’(autospazio) in viale Pepoli a Bologna.

Il collettivo nasce nel capoluogo emiliano un anno e mezzo fa con una missione chiara: promuovere l’idea di “eterogeneità artistica”. Ed effettivamente il gruppo di giovani artisti proprio della sua stessa “equilibrata” eterogeneità fa il suo più evidente punto di forza. “Siamo infanti. E non sappiamo parlare – dichiarano nel proprio atto di nascita – Dunque agiamo. Siamo infanti. E non pronunciamo molte parole: creiamo”.

E così si arriva ad una serie di esposizioni presso le sedi di circoli ed associazioni bolognesi che culminano con questa mostra: una riflessione comune, con relativo confronto, sul senso dell’erotismo nella contemporaneità. Tra ossessioni e fantasie.

Il medium preferito dall’infante, è evidente osservando la sala principale dell’esposizione, è il disegno, l’illustrazione, le storie narrate con il gesto della mano che, alle volte con cura maniacale dei dettagli, altre solo suggerendo, quasi senza parole, dà forma al mondo.

Come nei lavori di Mara Santinello che, per questa mostra racconta, con una serie di disegni, di un luogo (comune e allo stesso tempo immaginario), teatro di un “incontro”, o meglio di una “camporella” (termine regionale che fa riferimento ad un “luogo appartato di campagna dove ci si reca per fare l’amore” cfr.). E i disegni sono carichi di pallide e rarefatte suggestioni visive, come fossero immersi in una nebbia che rende tutto opaco, malinconico, quasi magico. E il tratto delicato, etereo, della giovane illustratrice crea un piacevole contrasto con le parole che i due amanti si scambiano durante la camporella.

Ben più “sfrontati” sono i disegni di Riccardo Pittioni, il cui tratto deciso e la tematica scelta permettono di analizzare l’eros da un’altra prospettiva, ben più terrena, ritratta nei suoi aspetti pulsanti, dichiaratamente violenti. Protagonista è il corpo, quasi come fosse uno studio d’anatomia, i suoi “vincoli” e le ferite, presentato nelle sue linee essenziali e nei suoi “segni” marcati, fortemente connotati di carica erotica.

Con i disegni di Pittioni si relazionano i poster di Vinnie Palombino: l’eros, qui, è “colorato”, collettivo, carico nelle sue manifestazioni più dionisiache, rinuncia ad una dimensione realistica, anatomica, in favore di una più coinvolgente dimensione esplosiva.

Virano verso l’immaginifico i lavori di Carmen Ebanista e Francesca Brà, posti non a caso in dialogo tra loro, in cui il mondo dell’eros trova una fusione, oltre che con la fantasia, con la natura e il mondo animale: un eros quasi “fiabesco” quello di Carmen Ebanista, ludico, pur nelle sue componenti conturbanti, quello di Francesca Brà.

Sospesi tra eros e amore sono i lavori di Federica Perazzoli (in arte effeinblue) che lavora sul concetto di barriera, confine, separazione (e fusione) tra due corpi, ma soprattutto tra due spazi, invitando a riflettere sulla relazione come condivisione del proprio spazio personale che, nell’eros come nell’amore, diventa un unico spazio comune.

Al centro, disposti su due tavoli, i lavori di Carlo Junior Scaperrotta Sanabria che unisce la pratica del fotografare a quella della bodyart mettendo “in scena”, da un lato il corpo, l’arte della seduzione e la sua relazione con la dimensione della “fantasia”, dall’altro la vera e propria relazione erotica tra due soggetti ed i loro corpi.

Nell’altra sala, per riconfermare il concetto di “eterogeneità artistica” già espresso nella formazione di “infanti”, e nell’ottica di un evento/happening dalla natura sociale e partecipativa, spazio anche alla videoart, con video e djset di effeinblue, dove l’erotismo si fa più sfacciato nei suoi classici elementi di fantasia seduttiva.

Guido Luciani

Info:

Eroticamente
(autospazio)
Viale Pepoli 62 Bologna


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