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Werther Gasperini. Naufragio e conoscenza

Werther Gasperini. Naufragio e conoscenza

Il Centre Tour à Plomb, spazio multidisciplinare della città di Bruxelles, presenta De(la)mesure humaine, nuova personale di Werther Gasperini (Milano, 1987). Lungo gli spazi storici del centro espositivo, nato nell’Ottocento come fabbrica di proiettili, l’artista ha creato un percorso site specific, rispondendo alla storia dell’edificio e all’attuale vocazione dell’istituzione: una meditazione su micro e macrocosmo, taglia umana e scala architettonica, artificio e natura.

Opere di materiali cari alla storia dell’arte – argilla, ferro, marmo – ma anche pane, tessuto e motori, creano un legame tra i mattoni e le epoche stratificate dell’immobile, oggi ospitante progetti creati ad hoc da artisti emergenti, e promossi dal coordinatore del centro Stephane Roy, curatore della mostra.

La dismisura della misura, così come la misura della dismisura, sono indagate da Gasperini, scultore e storico dell’arte di formazione, attraverso vari topos della storia occidentale. Nonché universale: scala architettonica e scala geografica, sete di scoperta e smarrimento nello spazio, rappresentazione e iconoclastia, sono costanti della ricerca dell’artista.

Un muro è ricalibrato come l’ordine architettonico di un edificio fiorentino di Brunelleschi (Dé-mesure humaine); la lunghezza di una scalinata è rimisurata da una vela (Zucht), dalla forma latina, la cui storia millenaria evoca conquiste per mari, quanto ineluttabili naufragi. O, ancora, una meridiana (À une heure certe) nasce da una macina in pietra, un tempo utilizzata nell’interrato dell’edificio, fabbrica nonché mulino.

Un percorso espositivo che evoca, inoltre, il fascino delle rovine: un planisfero celeste a pezzi (Repère) che accoglie il visitatore all’ingresso, e da questi si accomiata, ha frammenti messi in rilievo dai mattoni del muro. Ogni frammento, ogni mattone, è importante quanto l’insieme.

Il fare dell’artista si serve infine del macchinico (Métier): un arcolaio che gira con apparente moto perpetuo, azionato da un motore, è come la metafora del prezzo dell’arroganza dell’uomo moderno: apparentemente necessaria per il progresso tecnico, quanto deleteria. Nella pratica di Gasperini è il fare poetico, o la traslazione della banalità del quotidiano particolare, che diventa da lapalissiana a universale perché, fondamentalmente, tragica.

Elio Ticca

Info:

Werther Gasperini. De(la)mesure humaine
11.12.19 – 29.12.2019
Centre Tour à Plomb, Bruxelles

Werther Gasperini

For all the images: Werther Gasperini, De(la)mesure humaine. Installation view at Centre Tour à Plomb, Bruxelles


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