Zhang Enli al PSA di Shangai

Power Station of Art (PSA) di Shangai è senz’altro il primo museo statale cinese dedicato all’arte contemporanea: ha sede nell’ex centrale elettrica di Nanshi (la riconversione dell’edificio è costata 64 milioni di dollari, interamente pagati dal governo di Shangai) e ha aperto i battenti il 1° ottobre 2012. È anche sede della Biennale di Shanghai. Il PSA occupa una superficie di 42mila metri quadrati e con il suo camino alto 165 metri è parte integrante dello skyline di Shanghai, un po’ come la torre Eiffel lo è per Parigi.

Dal 7 novembre 2020 al 7 marzo 2021 PSA ospita “A Room That Can Move”: la personale più grande e completa fino a oggi dedicata all’artista cinese Zhang Enli. Curata da Hou Hanru, la retrospettiva presenta più di cento dipinti che coprono varie fasi della carriera trentennale dell’artista, oltre a una serie di installazioni immersive recentemente commissionate per PSA e note come “Space Paintings”.

La mostra occupa il terzo, il quinto piano e la terrazza all’aperto, e ripercorre gli incessanti sforzi compiuti da Zhang Enli nel suo avventuroso percorso pittorico. Dall’inizio degli anni Novanta i dipinti di Zhang Enli possono essere approssimativamente suddivisi in tre momenti ben distinti: dipinti figurativi dell’esordio, incentrati su persone comuni e questioni della loro vita; dipinti di nature morte dopo gli anni Duemila, raffiguranti principalmente “contenitori” che ripercorrono lo scorrere del tempo; e più recentemente, dipinti astratti che esplorano il subconscio. Dal 2007, la sua serie “Space Painting” ha mobilitato l’esperienza corporea dello spettatore, coinvolgendolo nella sinfonia del tempo e dello spazio, e trascinando la sua pittura in una nuova direzione.

“Perché non dipingere solo sul muro?”, da alcuni anni questo quesito ritorna come un mantra nella pratica pittorica di questo autore, il quale vuole trasformare la fisicità degli oggetti di uso quotidiano nella materialità della pittura. Di fronte alla tendenza dominante dei “grandi temi” e degli “spettacoli tecnologici”, Zhang Enli ha deciso di abbandonare la raffinatezza e la noia provocate da una tecnica pittorica troppo matura per spostare la sua attenzione sullo stato rudimentale del suo processo. Con pennellate dirette e veloci, ha interpretato questo sguardo immaginando semplicità e autenticità, anche perché se una pittura è guardata da lontano può avere aspetti esecutivi anche grossolani. Questa esigenza di immediatezza lo ha spinto a dipingere direttamente sulle pareti, riecheggiando più o meno lo “stile primitivo” degli affreschi antichi. Da allora, questi dipinti si sono sviluppati in progetti di “Space Painting”, per esempio per la Biennale Kochi-Muziris in India, per l’ICA di  Londra, per Villa Croce a Genova e per la Galleria Borghese a Roma; così si è liberato dalle dimensioni limitanti della cornice e ha dipinto direttamente sulle pareti, nonché sulle componenti architettoniche del sito che lo ospitava.

In questa mostra, il progetto “Space Paintings” propone materiali meno nobili e si sviluppa su scala ancora più ampia, presentando immagini visivamente mutevoli per suggerire l’atmosfera dello spettacolo. In questo modo, lo sguardo dello spettatore si trasforma in un’esperienza incarnata di emozioni interiori, dalla quale si può esplorare il segreto di “A Room That Can Move”.

Zhang Enli è nato nella provincia di Jilin, nel 1965. Si è laureato presso l’Arts & Design Institute della Wuxi Technical University, nel 1989, e ha insegnato presso l’Arts and Design Institute della Donghua University. Al momento vive a a Shanghai. Le sue opere sono state esposte nelle principali istituzioni artistiche di tutto il mondo; ricordiamo: Kunsthalle Bern (2009), Gwangiu Biennale (2010), PAC di Milano (2015), Centre Pompidou (2016), MCA di Antwerp (2018). Questa grande mostra che gli viene dedicata dal PSA di Shangai, possiamo dire senza tema di essere smentiti, ci pare sia un atto dovuto.

Info:

7 nov 2020 – 7 marzo 2021
Zhang Enli
“A Room That Can Move”
curated by Hou Hanru
Power Station of Art
678 Miaojiang Road
Huangpu District
Shangai
021 – 31108550
aps@powerstationofart.com

Zhang Enli, Temporary shelter, 2018-2019, 162 scatole in polipropilene dipinte con acrilici, 213,5 x 249 cm h 214cm, per la mostra “Bird Cage” alla Galleria Borghese di Roma, ph t-space studio, courtesy the artist e MiBACTZhang Enli, Temporary shelter, 2018-2019, 162 scatole in polipropilene dipinte con acrilici, 213,5 x 249 cm h 214cm, per la mostra “Bird Cage” alla Galleria Borghese di Roma, ph t-space studio, courtesy the artist e MiBACT

Zhang Enli, Landscape, 2013, installation view, Museo d’Arte contemporanea di Villa Croce, Genova, ph courtesy Xavier Hufkens, Bruxelles

Zhang Enli, Gesture and Form, 2017, installation view, Firstsite, Colchester, ph courtesy Xavier Hufkens Bruxelles

Zhang Enli, A Room That Can Move, 2020, installation view di uno degli “Space Painting”, ph courtesy PSA, Shangai


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